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Alluvione Emilia Romagna 2023

Emilia Romagna, allerta gialla per rischio idraulico, 3 milioni destinati agli sfollati

Permane l’allerta per rischio idraulico in Emilia Romagna, dove i soccorritori sono ancora alle prese con l’acqua alta e i conseguenti rischi sanitari. Gli interventi da 10 milioni per i danni.
A cura di Gabriella Mazzeo
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È prevista un'allerta meteo gialla per criticità idraulica nella giornata di oggi, lunedì 29 maggio. Le aree interessate sono quella della pianura bolognese, il ravennate e il forlinese. Rientrano invece in verde le aree limitrofe, anche se resta l'allerta frane dopo l'alluvione che ha sconvolto l'Emilia Romagna. Le previsioni meteo non escludono i temporali, anche se sparsi e di breve durata, ma a a preoccupare resta il rischio frane e l'acqua ancora alta nei centri abitati.

L'alluvione ha infatti portato con sé il nuovo timore di un'emergenza sanitaria dovuta alle acque stagnanti, ai liquami inquinanti e alla proliferazione delle zanzare in grado di diffondere malattie. Per questo motivo è stata avviata una campagna vaccinale gratuita contro le malattie infettive. Per liberare i centri abitati dall'acqua e dal fango in eccesso, spiegano le autorità, ci vorrà almeno una settimana e il tempo che passa espone i cittadini a rischi sempre maggiori. Per questo motivo, la sindaca di Conselice ha firmato un'ordinanza che impone ai cittadini di lasciare le proprie case fino a nuovo ordine.

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I danni alle infrastrutture

Nel frattempo continua il calcolo dei danni su abitazioni, reti fognarie e strade. "Stimiamo un danno per le strade provinciali di quasi 680 milioni di euro – ha sottolineato il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini – e con quelle comunali raggiungiamo circa il miliardo di euro, forse qualcosa in più. Ci sono altri 100 milioni per le statali, si parla di strade in territori collinari e montani, non solo nelle zone della Romagna più colpite dall'alluvione, ma anche quelle dell'Appennino".

Il presidente della Regioe ha già preso parte a un incontro in prefettura a Bologna con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. Secondo quanto riferito da Bonaccini, vi sono "quasi 400 frane attive"con "476 strade totalmente chiuse" e "centinaia di strade parzialmente chiuse".

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Gli interventi da 10 milioni

È stato anche approvato il primo piano di interventi urgenti da dieci milioni per l'emergenza alluvioni. Almeno 3,1 milioni serviranno a far fronte alle spese sostenute dagli Enti locali per i soccorsi e l'assistenza alla popolazione. Altri 3 milioni saranno destinati ai contributi di autonoma sistemazione per chi ha dovuto abbandonare la casa, 1,2 milioni per rimborsare le spese sostenute dai volontari di Protezione civile e 2,7 milioni di euro rivolti ai primi interventi di somma urgenza sui corsi d'acqua. 

I Comuni possono già chiedere all'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile l'anticipo del 50% dei costi sostenuti nell'attesa di una complessiva ricognizione dei danni pubblici e delle spese da fare per ripristinare la normalità. Il piano, secondo la vicepresidente con delega alla Protezione civile Irene Priolo, dà una copertura agli interventi che da subito, nei giorni più drammatici dell'emergenza, sono stati effettuati per prestare soccorso alla popolazione.

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