Emergenza morbillo a Catania dopo i 4 morti: ora è ressa per le vaccinazioni

La morte di quattro persone (tra cui un bimbo di 10 mesi) a causa della diffusione del morbillo ha generato un allarme nella provincia di Catania: da diversi giorni i nove centri di vaccinazione dell’area sono stati presi d’assalto da un altissimo numero di pazienti in cerca di informazioni e determinati a sottoporsi alla copertura vaccinale. Molto lunghe le code formate dalle persone che fanno ressa in questi centri, talmente lunghe da concludersi per forza di cose con l’esaurimento delle scorte di siero da potere inoculare. “Dopo le notizie di cronaca siamo subissati di richieste di vaccinazioni – spiega Mario Morello, responsabile dell'ambulatorio per le vaccinazioni, ospedale San Luigi – cercheremo di soddisfare la richiesta, di accontentare tutti. Anche se è utile sapere che dopo i 50 anni non è più necessario”. Gli ambulatori sono stati assediati già dal primo minuto d’apertura. “Credo sia necessario informarsi – spiega una signora che si è messa in fila alle otto, si legge su repubblica– io ho due figli di 14 e 23 anni: cosa devo fare? L’informazione sanitaria credo sia indispensabile per organizzarsi e potere evitare di prendere il morbillo”.
Con l’obiettivo di far fronte all’emergenza il sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha convocato una riunione al Palazzo degli elefanti alla quale ha preso parte anche l'assessore alla Salute della Regione Siciliana Ruggero Razza si è deciso di procedere a uno screening dettagliato per categorie di coloro i quali sono stati sottoposti a vaccinazione. Presenti anche il rettore dell'Università etnea Francesco Basile, il presidente dell'Ordine dei Medici Massimo Buscema, i direttori generali dell'Asp Giuseppe Giammanco, del Policlinico-Vittorio Emanuele Paolo Cantaro, dell'Arnas Garibaldi Giorgio Santonocito e del Cannizzaro Angelo Pellicanò, Domenico Grimaldi, in rappresentanza della commissione Sanità del Comune, Bruno Cacopardo dell'Universitá di Catania, il direttore della Scuola di Medicina di Catania, Giuseppe Sessa, i quattro direttori sanitari delle Aziende di Catania e il consulente del sindaco per le politiche sanitarie Francesco Santocono. "Abbiamo lavorato – ha detto Bianco – in un clima di grande collaborazione istituzionale, con spirito di squadra e un atteggiamento che non è né allarmistico né di sottovalutazione. L'assessore regionale Razza nei giorni scorsi aveva promosso tutte le riunioni necessarie su un tema che non deve generare allarmismo ma che certamente non deve essere sottovalutato. Adesso abbiamo messo insieme tutti coloro che operano nel territorio cittadino: l'Università, l'Ordine dei Medici, i direttori generali e sanitari. Lo scopo era quello di coordinare ogni intervento per migliorare la nostra capacità di controllo dellla situazione e aiutare ulteriormente la pratica della vaccinazione".