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Elisa e Costantino, morti nel fiume Trebbia: “Sognavano di stare insieme, ora lo saranno per sempre”

Il dolore dei genitori di Elisa Bricchi, la 20enne di Calendasco trovata cadavere in un’auto inabissatasi nel fiume Trebbia, nel Piacentino, insieme a due amici e al fidanzato Costantino: “Volevano stare insieme, ora lo saranno per sempre”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Instagram.
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"Costantino ed Elisa sognavano di stare insieme. In questi giorni si erano comprati delle fedine. Se Elisa avesse trovato lavoro, avrebbe desiderato coronare un sogno di coppia. I loro funerali saranno celebrati insieme. Elisa e Costantino resteranno uniti per sempre. Anche dopo la morte". È dilaniata dal dolore Antonella, la mamma di Elisa Bricchi, la 20enne di Calendasco trovata cadavere in un'auto inabissatasi nel fiume Trebbia, nel Piacentino, insieme a due amici e al fidanzato Costantino. In una lunga intervista al Corriere della Sera, i genitori della giovane hanno raccontato anche gli attimi immediatamente precedenti alla notizia della tragedia che li aveva colpiti.

"Quando ci siamo svegliati io e mio marito, il letto di Elisa era intatto e la valigia al suo posto in sala. Non aveva mandato messaggi per avvisarci, un comportamento non da lei. Ci siamo preoccupati non appena abbiamo visto che sia il suo telefono che quello di Costantino non erano reperibili". Poco dopo è stato comunicato loro quanto successo: la Golf grigia all'interno della quale viaggiavano Elisa, Costantino, Domenico Di Canio, 22 anni di Borgonovo, e William Pagani, 23 anni di Castel San Giovanni, era stata trovata inabissata nel fiume Trebbia, nella zona tra Malpaga e Puglia di Calendasco dopo l'allarme lanciato da un passante che passeggiava col suo cane. I corpi dei ragazzi sono stati recuperati senza vita.

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"È stata colpa di quella maledetta nebbia – ha ripetuto la mamma di Elisa insieme al papà Giovanni -. Sull’argine, di sera, diventa un muro. Mia figlia era diventata adulta ancor prima di compiere diciotto anni. E di lei ricorderò sempre la straordinaria capacità di capire le persone, a volte prima ancora di noi genitori. In casa è impossibile non pensare a lei. La vediamo dappertutto, ogni cosa la ricorda". Infine, un ricordo del suo rapporto con Constantino: "Aveva deciso di lavorare da Unieuro, e per un anno è stata lì, dove ha conosciuto Costantino. Ora stava studiando per partecipare a concorsi pubblici. Era una ragazza d’oro, e aveva voglia di vivere. Era l’amica di tutti. E il suo sogno era lavorare per potersi comprare una casa in cui costruirsi una famiglia".

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