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Elezioni USA, Amanda Knox: “Comunque vada non sarà peggio dei miei 4 anni in Italia”

“Comunque andrà, i prossimi quattro anni non potranno essere peggiori di quelli di ‘studio’ che ho passato in Italia, giusto?”. Lo ha scritto Amanda Knox su Twitter commentando le elezioni presidenziali in corso in America in queste ore. Il riferimento è, ovviamente, all’esperienza vissuta dalla Knox nel nostro Paese dove ha scontato 4 anni di carcere preventivo per l’omicidio di Meredith Kercher. In serata, l’americana ha in parte corretto il tiro: “A volte mi piace scherzare sulla mia ingiusta detenzione…”
A cura di Angela Marino
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"Qualunque cosa accada i prossimi quattro anni non potranno certo essere peggio a quelli di ‘studio' che ho passato in Italia, giusto?". Lo ha scritto Amanda Knox su Twitter commentando gli esiti delle elezioni presidenziali in corso in America in queste ore e una ipotetica rielezioni di Donald Trump.

Il riferimento è, ovviamente, all'esperienza vissuta dalla Knox nel nostro Paese al tempo in cui, da studentessa in Erasmus a Perugia, nel 2007, rimase coinvolta nell'omicidio della coinquilina Meredith Kercher. Durante il processo per il delitto di Perugia ha scontato esattamente quattro anni di carcere a titolo di detenzione preventiva, per venire poi assolta dalle accuse insieme all'ex fidanzato, Raffaele Sollecito.

In serata è arrivato poi il nuovo tweet: "Di tanto in tanto scherzo sulla mia ingiusta condanna e reclusione in Italia. Mi è permesso scherzare sul mio trauma". £Non ho scherzato sui Kercher" ha aggiunto. "Non ho ucciso Meredith. Rudy Guede l'ha fatto, e tu lo sai" ha risposto al giornalista e personaggio televisivo britannico Piers Morgan.

Dopo il suo ritorno negli USA, Amanda Knox ha raccontato la sua esperienza di ingiusta detenzione in documentari e interviste TV, diventando testimonial dell'Innocence Project, che dà voce alle vittime di errori giudiziari. Con il marito Christopher Robinson, sposato nel 2018, oggi vive a Seattle, dove lavora come giornalista e scrittrice. In coppia con il marito ha realizzato il podcast Labyrinths.

La sua popolarità deriva proprio dal coinvolgimento nel delitto di Perugia. I fatti risalgono al 1 novembre del 2007, quando la 22enne Meredith Kercher venne ritrovata morta sotto una coperta nella sua stanza da letto nella casa condivisa di via della Pergola, a Perugia. L'autopsia stabilì che era morta per una serie di coltellate (di cui una alla gola), durante un'aggressione sessuale a cui si era ribellata. A testimoniarlo i segni di afferramento sui polsi, e il DNA maschile sparso sul corpo. I primi sospettati furono Amanda Knox, l'allora fidanzato Raffaele Sollecito e il titolare del bar dove lavorava la Knox, Patrick Lumunba. Chiamato in causa dalla studentessa, Lumumba verrò scagionato quasi subito, mentre Amanda e Raffaele verranno ritenuti responsabili dell'aggressione sessuale ad Amanda e della sua morte insieme all'ivoriano Rudy Guede. Il processo si concluderà con l'assoluzione dei fidanzati e la condanna a sedici anni di carcere, per omicidio in concorso con ignoti, per il solo Guede. All'epoca del processo alla Knox, l'attuale presidente degli Stati Uniti, Donald Trump si spese in una campagna politica a favore della studentessa, minacciando di embargo commerciale l'Italia, in caso di condanna.

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