È morto Salvo Vitale, fondatore di Radio Aut con Peppino Impastato: “Facevano arrabbiare i mafiosi”

Salvo Vitale non era il fratello toccato in sorte a Peppino Impastato, ma quello che aveva scelto. È forse questo il modo più vero di ricordare lo storico attivista siciliano, che si è spento oggi a 82 anni. Stimato professore di storia e filosofia, giornalista di Telejato ma soprattutto fondatore della celebre "Radio Aut" insieme a Peppino Impastato, di cui ha sempre portato avanti il ricordo e le lotte. Una delle ultime persone ad averlo visto in vita è proprio il fratello di Peppino, Giovanni che consegna a Fanpage.it il ricordo di una delle figure simbolo della lotta alla mafia. "So perché mi state chiamando, è morto Salvo. Nostro grande compagno, amico di Peppino. L'ho sentito l'ultima volta prima che entrasse in terapia intensiva. Eravamo in reparto, perché io ogni giorno ero lì. Dalle due alle tre lo andavo a salutare e poi tornavo a lavorare. L'ultima volta che l'ho visto avevo la maglia con scritto "resistere" e lui l'ha notata. E mi ha detto stai tranquillo, resisterò fino in fondo. Però poi dopo due giorni ci ha lasciato purtroppo".
L'amicizia con Peppino Impastato
Dividere la vita di Peppino Impastato e Salvo Vitale è forse impossibile, lo si capisce dalle parole di chi ha conosciuto entrambi. "È stato sempre vicino alla nostra famiglia. Una persona colta, intelligente. È stato terribile per noi", continua Giovanni Impastato". La morte arriva improvvisamente. La veglia come omaggio la faremo a Casa Memoria [Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato ndr]. Salvo sembrava una persona burbera, ma era autoironico. Ci scontravamo su delle cose banali ma poi sui grandi ideali eravamo sempre d'accordo. Con Salvo ci legava una profonda umanità".
La nascita di "Radio Aut"
Dimenticare o non citare le loro battaglie portate avanti su "Radio Aut"è impossibile. Un baluardo, una radio libera fondata nel 1977 dove venivano pubblicamente denunciati i mafiosi. Fu proprio Salvo Vitale ad annunciare, utilizzando quelle frequenze, la morte del suo migliore amico Peppino Impastato. "Lui ha dedicato tutta la sua vita alla memoria di Peppino. Da quando è stato ucciso a stamattina che era ancora vivo. Il suo pensiero non si è mai arreso", spiega ancora il Giovanni Impastato. "Ha cercato sempre la verità, quando c'è stata la relazione della Commissione Antimafia, il film. Non c'è stato un giorno in cui non abbia pensato a Peppino. Questa era Salvo Vitale. Un militante con una carica umana indescrivibile. Un grande educatore".
Molti studenti, ricorda ancora Impastato, sono cresciuti con una coscienza politica, ideale e sociale grazie a lui. "Era un militante nel vero senso del termine. I suoi messaggi erano profondi perché partivano dalle radici. Ha sempre difeso Peppino e ha avuto problemi in famiglia per questo. È stato compagno con Peppino della trasmissione "Onda Pazza". Avevano scoperto questa arma micidiale che era l'ironia. Hanno fatto arrabbiare i mafiosi. Ci sono tantissime registrazioni sue insieme a Peppino. Ricordi, conclude, che ci emozionano ancora".