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È morto Giuseppe Comand, l’ultimo testimone delle Foibe

È morto nella sua casa, all’età di 99 anni, Giuseppe Comand, l’ultimo testimone delle Foibe. Quando aveva solo 23 anni, infatti, Comand fu impiegato a Pola nel recupero dei cadaveri degli italiani uccisi dagli uomini di Tito. Nel 2018 è stato insignito del titolo di commendatore al merito della Repubblica.
A cura di Stefano Rizzuti
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Giuseppe Comand, l’ultimo testimone delle Foibe, è morto a 99 anni nella sua casa a Latisana, in provincia di Udine. Vigile del fuoco ausiliario, Comand fu impiegato a Pola nel recupero dei corpi degli italiani uccisi dai partigiani di Tito. Era stato insignito del titolo di commendatore al merito della Repubblica di recente, nel 2018. Comand, come ricorda Avvenire, nel 1941 fu scelto tra un gruppo di militari trasferiti a Sussak, vicino Fiume. Dopo l’8 settembre del 1943 i tedeschi decisero di impiegarlo per la riesumazione dalle foibe di quei corpi: aveva solo 23 anni all’epoca.

Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, lo ha ricordato dando la notizia della sua morte: “La scomparsa alla soglia dei cent'anni di Giuseppe Comand, ultimo testimone oculare del recupero degli infoibati in Istria, desta commozione e ci ammonisce preservare nella comunità regionale e internazionale quella memoria che abbandona la vita delle persone. Le più sentite condoglianze ai familiari di un uomo stimato che ha saputo affrontare con senso del dovere e lucidità uno dei più esecrabili orrori del comunismo titino”.

Fedriga ritiene ancora che “è nostro compito ora mantenere la lanterna accesa sui fatti certificati dai testimoni della storia perché pagine come quelle vissute da Comand possano essere conosciute dalle giovani generazioni per non essere mai più scritte”. Parla di un “duro colpo” il deputato di Fdi, Walter Rizzetto: “Con i suoi racconti ha fatto luce sul massacro dei nostri connazionali per mano dei partigiani comunisti di Tito, avvenuto durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato secondo dopoguerra. La sua tenace ed instancabile testimonianza è un patrimonio collettivo che non deve andare perso ed è nostro dovere fare in modo che sia trasmesso alle future generazioni”. Ricorda la figura di Comand anche la deputata del Pd ed ex presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani: “Con la scomparsa di Giuseppe Comand perdiamo la memoria e la testimonianza diretta di quel che fu l'orrore delle foibe, e di quale pietosa opera si fecero carico coloro che riportarono alla luce i corpi straziati”.

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