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E’ libero Alessandro Spadotto rapito nello Yemen

Nella notte la Farnesina ha confermato la notizia del rilascio del carabiniere, sequestrato domenica scorsa mentre era in servizio presso l’ambasciata italiana a Sanàa.
A cura di Biagio Chiariello
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E' libero Alessandro Spadotto rapito nello Yemen

«Alessandro Spadotto sta tornando a casa». Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Giulio Terzi. Termina dunque la disavventura del carabiniere rapito lo scorso 29 luglio a Sanàa, capitale dello Yemen. Nella notte la Farnesina aveva già confermato, tramite un comunicato ufficiale, la notizia della liberazione di Spadotto che stava adempiendo i suoi doveri del suo ruolo di addetto alla sicurezza dell'ambasciata italiana nella capitale yemenita, al momento del rapimento. Nel suo tweet, il ministro ha voluto ringraziare «l'Unità di Crisi della Farnesina e tutti i funzionari dello Stato» che hanno reso possibile la soluzione positiva del sequestro e ha anche ricordato «la straordinaria collaborazione» del governo dello Yemen.

Spadotto era stato sequestrato da una tribù di banditi non legati ad Al Qaeda. Il loro capo Ali Naser Huraidkan, aveva avanzato delle richieste personali in cambio dell’ostaggio. In particolare, la liberazione di un membro della banda incarcerato e la restituzione di alcuni terreni che venivano rivendicati come proprietà. Lo stesso bandito aveva assicurato che l'italiano sarebbe stato liberato entro due giorni. In nottata sono iniziate a circolare le prime voci del rilascio del carabiniere, poi è arrivata la notizia della telefonata di Spadotto ai suoi genitori. Ha assicurato, innanzitutto, di essere stato trattato sempre con riguardo dai suoi rapitori. «E' la giornata più bella della mia vita. L'abbiamo sentito ieri sera verso mezzanotte ed è scoppiato un boato di gioia». ha detto Marina Polesel, madre di Spadotto, a Tgcom24. «Non so quando tornerà a casa, ieri sera non abbiamo avuto modo di parlare di questo» ha continuato la donna.

In tal senso, lo stesso Terzi è stato chiaro:  «Sta bene, è in ambasciata a Sanaa e si sta preparando a rientrare in Italia nelle prossime ore», ha detto poco fa il ministro, che ha sentito Spadotto per telefono. «Ho voluto sentirlo – ha aggiunto il titolare della Farnesina – per felicitarmi per la ritrovata libertà».

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