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Droga e microtelefoni nel carcere di Trapani con i droni e l’aiuto degli agenti: 22 arresti

L’indagine, denominata Alcatraz, dalle prime ore di questa mattina ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 17 persone. Per altre cinque persone sono scattati gli arresti domiciliari.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di archivio
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Per lungo tempo nel carcere di Trapani sarebbero entrati droga e telefonini anche con i droni e la compiacenza di alcuni agenti che si sarebbero girati dall’altra parte favorendo il commercio illegale all’interno delle mura del penitenziario. È quanto ha stabilito una lunga a complessa indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trapani, che oggi ha portato all’arresto di 22 persone tra cui tre agenti di polizia penitenziaria.

L’indagine, denominata Alcatraz, dalle prime ore di questa mattina ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 17 persone. Per altre cinque persone sono scattati gli arresti domiciliari. Infine obblighi di dimora per altri due indagati. Le ordinanze firmate dal gip eseguite dai carabinieri del comando provinciale di Trapani e dal personale del nucleo investigativo regionale Sicilia della polizia penitenziaria

I reati ipotizzati a vario titolo sono di corruzione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, abuso d’ufficio, truffa, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica, omessa denuncia di reato, evasione e accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti. Contestate infine anche altre violazioni del codice dell’Ordinamento Penitenziario.

I fatti contestati risalgono al 2019 tanto che molti degli indagati tra i detenuti nel frattempo sono ornati liberi mentre tra gli agenti della polizia penitenziaria indagati, due sarebbero in pensione e uno nel corso delle indagini sarebbe deceduto. Agli atti dell'inchiesta ci sono filmati che riprendono l'ingresso dello stupefacente e dei telefonini nell'istituto di pena trapanese attraverso l’uso di droni.

Nel corso dei mesi e degli anni la polizia penitenziaria del carcere di Trapani ha fatto diverse scoperte di cellulari e droga ma finora non si era riuscito a ricostruire la modalità con cui venivano introdotti in cella. I telefonini in alcuni casi sono stati trovati nello stomaco di alcuni detenuti al rientro dopo permessi premio mentre la droga occultata all’interno delle celle scoperta solo grazie ai cani antidroga

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