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Dove si possono riaccendere i riscaldamenti in Italia: l’elenco delle città interessate

Complice il ritorno di freddo e neve, alcuni comuni italiani hanno deciso di prorogare la data di spegnimento dei termosifoni, seppur con alcune limitazioni. Tra questi Bologna, Genova, Verona, Perugia, Parma e Fidenza: ecco l’elenco completo.
A cura di Ida Artiaco
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Complice il ritorno del freddo su gran parte dell'Italia, dopo la breve parentesi estiva della scorsa settimana, molti Comuni hanno deciso di prorogare la data di spegnimento dei riscaldamenti. Bologna, Genova, La Spezia, Parma, Firenze, Torino e Fidenza sono solo alcune delle città in cui sarà ancora possibile tenere accesi i termosifoni almeno fino a fine mese, quando le temperature cominceranno a risalire.

Dove si possono riaccendere i riscaldamenti in Italia: l'elenco delle città interessate

Molti comuni che hanno deciso la proroga della data di spegnimento dei riscaldamenti si trovano in Emilia Romagna. A Bologna, ad esempio, si consente l’accensione facoltativa degli impianti fino al 26 aprile compreso in tutte le tipologie di edificio. I cittadini sono invitati comunque a limitare l'accensione nelle ore più fredde, fino a un massimo di 6 ore giornaliere e a non superare la temperatura di 19 gradi negli ambienti. Anche i vicini comuni di Castel San Pietro Terme e di Castenaso hanno emesso un'ordinanza simile. Il primo consente di tenere accesi gli impianti di riscaldamento alimentati a gas naturale fino a giovedì 25 aprile 2024 compreso: l'ordinanza precisa che la durata giornaliera dell'accensione non può superare le 6,5 ore giornaliere tra le ore 5 e le ore 23 di ciascun giorno ed è consentito il frazionamento dell'orario di riscaldamento in due o più sezioni. Il secondo consente l'accensione fino al 26 aprile.

Anche il Comune di Parma ha dato il via libera alla riaccensione del riscaldamento negli appartamenti. L’ordinanza ha effetto immediato e resterà in vigore fino alle ore 24 del 28 aprile, "autorizzando il funzionamento degli impianti stessi per un limite massimo di 6,5 ore giornaliere e nella fascia oraria dalle ore 5 alle ore 23". A Fidenza il sindaco Andrea Massari ha deciso di consentire facoltativamente l'accensione dei riscaldamenti da venerdì 19 aprile fino a venerdì 3 maggio.

In Lombardia a Milano e a Sondrio la proroga è stabilita fino al 28 aprile. L’accensione degli impianti di riscaldamento è consentita per sei ore e mezza al giorno nella fascia oraria compresa dalle ore 05:00 alle ore 23:00. A Brescia la proroga per i termosifoni è fino al 6 maggio, mentre a Rho e Bollate, nel Milanese, si potranno accendere per massimo sette ore tra le 5 e le 23 da lunedì 22 aprile e per la settimana successiva.

In Friuli Venezia Giulia Udine e Pordenone hanno stabilito il posticipo dello spegnimento degli impianti di riscaldamento fino al 28 aprile compreso, per un massimo di 6 ore e 30 minuti al giorno in due sezioni, tra le 5 di mattina e le 23 di sera. A Verona invece è arrivata la proroga fino al 30 aprile per non più di sette ore giornaliere con la temperatura massima stabilita in 19 C° per gli edifici pubblici che per quelli privati.

Spostandoci in Liguria, il sindaco di Genova, Marco Bucci, su proposta dell'assessore all'Ambiente, ha firmato l'ordinanza che permette la riaccensione facoltativa degli impianti di riscaldamento fino al 30 aprile fino ad un massimo di 6 ore giornaliere. In Abruzzo, il sindaco di Chieti Diego Ferrara ha firmato l'ordinanza per la riaccensione dei termosifoni, da oggi, lunedì 22 aprile, e fino alla giornata di mercoledì primo maggio compreso. Sei ore giornaliere, comprese fra le 5 e le 23, anche per la città di Perugia, in Umbria, che fissa la proroga fino al 29 aprile compreso.

In Toscana è il Comune di Arezzo ad aver pubblicato venerdì scorso un’ordinanza di proroga dell’accensione degli impianti termici a partire dal 19 aprile fino a mercoledì 24 aprile compreso, nel limite massimo di sei ore giornaliere. L'ordinanza invita la cittadinanza a limitare l’accensione alle ore più fredde, ricordando l’obbligo di legge di non superare la temperatura di 17°C per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali ed assimilabili e di 19 °C per tutti gli altri edifici. Anche a Livorno fino al 30 aprile compreso viene consentita l'accensione facoltativa degli impianti di riscaldamento per un massimo di 6 ore al giorno tra le 5 e le 23. Prorogata fino a sabato 27 aprile l'accensione dei riscaldamenti anche a Firenze.

All'elenco si aggiunge anche Torino: una nota di Palazzo Civico ricorda, infatti, che in base alla normativa vigente è possibile l'accensione in deroga degli impianti di riscaldamento fino a un massimo di sette ore al giorno, tra le 5 e le 23.

Termosifoni ancora accesi a causa del calo delle temperature

La decisione di prorogare la data di spegnimento dei riscaldamenti è dovuta alle temperature invernali che si stanno registrando negli ultimi giorni in Italia e che dureranno almeno fino a domenica 27 aprile, incluso il Ponte del 25 aprile, secondo le ultime previsioni meteo. La situazione, per altro, peggiorerà a partire da lunedì 22 aprile, a causa di un'intensa massa d'aria artica che raggiungerà gran parte delle regioni italiane portando con sé non solo il termometro sotto i 10 grandi centigradi soprattutto al Nord, ma anche nevicate a quote insolitamente basse per il periodo.

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