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Morte di Dora Lagreca a Potenza

Dora Lagreca, il legale dopo udienza su archiviazione: “Pm concorda su anomalie nel racconto del compagno”

Si è conclusa nella giornata di martedì 13 febbraio l’udienza per l’archiviazione del caso di Dora Lagreca, la 30enne precipitata dal quarto piano a Potenza nel 2021 e la cui morte è attualmente ancora avvolta dal mistero. L’avvocato che si occupa della difesa dei familiari a Fanpage.it: “Pm è d’accordo con noi sulle discordanze nella versione fornita dal fidanzato Capasso sulla caduta di Dora”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Si è tenuta il 13 febbraio l'udienza per decidere sull'archiviazione del caso di Dora Lagreca, la 30enne di Montesano sulla Marcellana morta a Potenza nella notte tra l'8 e il 9 ottobre del 2021. La giovane, secondo quanto era emerso dalle prime indagini, sarebbe precipitata dal quarto piano della palazzina dove viveva con il compagno Antonio Capasso dopo un'accesa discussione avuta con quest'ultimo. Secondo quanto da lui raccontato, la ragazza si sarebbe gettata nel vuoto spontaneamente, ma i familiari e il legale che segue i parenti della ragazza non hanno mai creduto all'ipotesi del suicidio.

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Per questo motivo, la difesa si era opposta all'archiviazione del caso presentando diverse domande irrisolte alle quali rispondere tramite nuovi accertamenti. Il gip aveva quindi disposto altri 8 mesi per indagare, chiedendo nuove consulenze per ricostruire la dinamica dei fatti e accertare se risultino eventuali segni riconducibili a una colluttazione.

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"Non sappiamo quando arriverà la comunicazione sulla decisione del giudice riguardo l'archiviazione – ha fatto sapere a Fanpage.it l'avvocato Renivaldo Lagreca, legale che si occupa della difesa dei familiari della 30enne precipitata dal quarto piano della sua palazzina nella notte tra l'8 e il 9 ottobre 2021 -. Finalmente il pm ha concordato sul fatto che l'indagato (Antonio Capasso n.d.r) ha fornito una versione dei fatti difforme da quanto rilevato dagli accertamenti". Il legale della difesa, infatti, ha reso noto che gli ulteriori accertamenti sulla caduta di Dora e sul corpo della 30enne hanno fatto emergere "una serie di discordanze tra la versione dei fatti fornita dall'indagato" e le prove indicate dai nuovi esami.

"La versione dei fatti di Capasso non corrisponde al dato balistico e fisico raccolto da chi ha effettuato i nuovi accertamenti. Il pm ha evidenziato questo durante l'udienza del 13 febbraio, ma per la Procura potrebbe non costituire comunque un dato sufficiente per mantenere il caso aperto. Vedremo cosa succederà, per adesso non possiamo fare altro che aspettare".

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