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Dopo l’incidente chiama il fratello e poi muore: così ha perso la vita la 25enne Chiara Mazza

La giovane, originaria di Manduria (Taranto), si trovava in macchina con i genitori sulla strada per San Pietro in Bevagna quando è avvenuto lo scontro con una Jeep. Dopo l’impatto Chiara è scesa dall’auto, ha chiamato il fratello e si è improvvisamente accasciata al suolo, priva di sensi. Dubbi sui soccorsi.
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Un altro, ennesimo incidente stradale mortale. La vittima è una ragazza di 25 anni, Chiara Mazza, originaria di Manduria (provincia di Taranto). Lo scontro tra la Panda su cui la giovane viaggiava con i suoi genitori e una Jeep guidata da una 22enne è avvenuto nella serata di ieri, venerdì 4 agosto, sulla strada per San Pietro in Bevagna, in contrada Campanella. Dopo l'impatto la ragazza è scesa dalla macchina e ha fatto una chiamata al fratello, ma dopo pochi istanti si è accasciata al suolo: inutili i soccorsi, per la ragazza non c'era più nulla da fare.

L'incidente ritornando a casa

Chiara stava tornando a casa con i genitori a bordo della Panda di famiglia guidata dal padre quando l'auto si è scontrata frontalmente contro una Jeep. Resta ancora da accertare la dinamica dell'incidente, dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che la giovane alla guida dalla Jeep non abbia rispettato uno stop. Dopo l'impatto la 25enne è scesa dalla macchina e ha chiamato il fratello, medico, probabilmente per avvisarlo dell'accaduto, ma nel giro di pochi attimi si è accasciata per terra, senza più riprendersi. Vani i tentativi del personale medico di rianimarla, per la giovane non c'era più nulla da fare.

La ricostruzione dell'incidente e il giallo dei soccorsi

Sul posto i vigili urbani di Manduria, guidati dal comandante Umberto Manelli, al lavoro per ricostruire la dinamica dell'incidente. Allo stesso tempo al medico legale Francesco Ricci è affidato il compito di scoprire le cause del decesso della giovane, avvenuto in un secondo momento. Sicuramente si indagherà anche sull'efficienza dei soccorsi: secondo alcune testate locali, le prime ambulanze giunte sul posto sarebbero state prive di personale medico e infermieristico e inoltre si sarebbe dovuto attendere quelle provenienti da Avetrana e San Pietro in Bevagna perché quelle più vicine di Manduria e Maruggio erano impegnate in altri interventi. I genitori della vittima sono stati trasportati presso l'ospedale Santissima Annunziata di Taranto e non sono in pericolo di vita. La 22enne alla guida della Jeep non è in gravi condizioni.

L'incidente è avvenuto lungo la via che porta a San Pietro in Bevagna, all'altezza dell’intersezione con la strada vicinale Arneo, interdetta al traffico ma non chiusa. Sui social i commenti addolorati per la perdita di una ragazza così giovane sono accompagnati da quelli colmi di indignazione dei residenti, che denunciano da tempo le pessime condizioni in cui versa la strada in questione e la rispettiva segnaletica. Un utente scrive: "Colpe diffuse per la scomparsa di questa giovanissima ragazza ma soprattutto una domanda: se la strada dell'Arneo è vietata al traffico, perché non ne viene inibito realmente l'accesso? È una strada aperta alla qualunque e che giace lì da 30 anni che, nonostante le buche agli imbocchi e la segnaletica a dir poco scandalosa, viene percorsa. Ora o la sistemate definitivamente, rendendola "lecitamente percorribile", o la chiudete senza fare passare più nessuno?".

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