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Doping, macchina della verità prima della gara: sette bodybuilder esclusi dalla competizione

Per combattere l’annoso problema del doping nel settore, una federazione di bodybuilding ha sottoposto gli iscritti a una competizione al test della cosiddetta “macchina della verità”. A farne le spese sono stati sette culturisti, bocciati dalla macchina e dunque non ammessi per sospetto doping ma anche squalificati per dieci anni.
A cura di Antonio Palma
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Da anni tecnici e autorità cercano ogni modo possibile per contrastare il doping nello sport si va dai controlli sempre più severi alle indagini della polizia  ma quanto escogitato dagli organizzatori di una competizione internazionale di  bodybuilding va decisamente oltre. La Wnbf Italy, sezione italiana della   World Natural Bodybuilding Federation infatti ha deciso di sottoporre tutti gli atleti iscritti al test del poligrafo ovvero la cosiddetta "macchina della verità". Come racconta il Corriere della sera, a farne le spese sono stati sette culturisti, bocciati dalla macchina e dunque non ammessi per sospetto doping. Ovviamente non c'è alcuna certezza che i coinvolti abbiano assunto sostanze illecite o dopanti ma nel dubbio la giuria della competizione bolognese  li ha esclusi basandosi proprio sulle loro risposte durante il test obbligatorio.

Del resto si trattava di un importantissimo appuntamento valevole per le qualificazione ai mondiali che si disputeranno a New York a metà novembre. Per sottoporre al test i 180 iscritti nel capoluogo emiliano sono state fatti arrivare specialisti della macchina della verità direttamente dagli Stati Uniti. Per sette di loro è arrivata prima la bocciatura e poi addirittura una pesantissima sanzione, la squalifica per dieci anni. Tra di loro anche Matteo Marcon, bodybuilding e personal trainer che in un video si difende e accusa il metodo. "Squalificato per la vita non per essere stato  trovato positivo a esami di sangue e urina o per prove schiaccianti ma per la "macchina della verità" ha spiegato Marcon, assicurando: "Mai usato farmaci proibiti. Ero agitatissimo, mi ero appena fatto due ore di autostrada e dovevo anche pranzare, ogni domanda che mi facevano avevo il cuore a mille, inoltre i due erano americani e ogni domanda doveva essere tradotta, io poi son un tipo ansioso". "Mi tengo la squalifica in questa federazione ma sono natural e natural rimarrò" ha conclusoil bodybuilder.

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