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Donna trovata morta a Milano: omicidio che presenta “elementi rituali”

La polizia ha scoperto per caso ieri sera il corpo senza vita di una donna nell’appartamento di un rapinatore arrestato nel pomeriggio: si tratta di un delitto dai contorni macabri poiché la vittima era coperta solo da alcuni pezzi di stoffa e “incaprettata”. Gli investigatori parlano di una “componente sadica”.
A cura di Susanna Picone
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La polizia ha scoperto per caso ieri sera il corpo senza vita di una donna nell’appartamento di un rapinatore arrestato nel pomeriggio: si tratta di un delitto dai contorni macabri poiché la vittima era coperta solo da alcuni pezzi di stoffa e “incaprettata”. Gli investigatori parlano di una “componente sadica”.

Emergono nuovi dettagli sul terribile delitto che ieri sera è avvenuto a Milano, in una città già sconvolta dall’omicidio in strada di un assicuratore. In un appartamento in piazzale Lagosta la polizia è arrivata in seguito all’arresto di un uomo, un 56enne con precedenti per spaccio, furto e ricettazione, che in tasca aveva una bolletta con quell’indirizzo. Era casa sua e nella sua cucina c’era il corpo senza vita di una donna. Il suo nome ancora non è noto, forse è quello che è stato scritto in un quaderno ritrovato dagli investigatori nel disordine della casa: si tratta di una donna dalla pelle scura di circa 40 anni che aveva le mani e i piedi legati e tre sacchetti di plastica sul volto. Era nuda, con la pancia in giù e coperta solo da alcuni pezzi di stoffa messi sul suo corpo in un modo tale da lasciar pensare a una sorta di rituale: questo è quanto gli investigatori – che parlano anche di una “componente sadica” –  hanno fatto sapere. La vittima presentava anche diverse ferite d’arma da taglio sul volto e aveva uno zigomo rotto, ma dai primi esiti medico legali risulta che la morte sia giunta lentamente, per strangolamento, a causa della corda che aveva intorno al collo.

L’uomo arrestato per rapina era in partenza per Istanbul –  L’uomo che viveva in quella casa al momento è stato fermato solo per la rapina di ieri pomeriggio ma – questo è un altro elemento venuto fuori nelle ultime ore – non è escluso che stesse pensando alla fuga: gli investigatori, nella sua casa, hanno infatti trovato un biglietto aereo per Istanbul con partenza fissata per il prossimo 27 novembre. Il biglietto sarebbe stato acquistato la sera prima dell’uccisione della donna. Di lui si sa che è un ex eroinomane in cura con il metadone, la sua casa – secondo alcuni testimoni – da qualche tempo veniva frequentata dalla donna rimasta uccisa. Infine gli investigatori sono certi che la stessa scena del delitto sia stata alterata: la casa era in disordine e c’erano macchie di sangue sui muri ma non sul pavimento, né vicino al corpo. Segno che l’assassino ha cercato di pulire e forse ha anche spostato il cadavere.

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