Donna racconta: “Sottoposta a cesareo, ma i medici non riuscivano a trovare mio figlio”

Ambra Hughes, 21 anni, era al settimo mese di gravidanza quando, dopo essersi sottoposta a un controllo di routine, la ginecologa le disse che era necessario procedere con un taglio cesareo d'urgenza oppure il parto avrebbe rischiato di complicarsi. La giovane neo mamma, sbalordita e un po' preoccupata, non ha potuto fare altro che accettare dopo essere stata rassicurata che l'operazione sarebbe andata molto bene e non ci sarebbero stati rischi. Ambra è stata quindi ricoverata in ospedale, poi portata in sala parto e sottoposta all'anestesia locale: quando i dottori hanno aperto il suo ventre, tuttavia, per due minuti che sono parsi un'eternità le loro espressioni erano tutt'altro che rilassate: all'interno dell'utero, infatti, sembrava non esserci nessun bambino. Per 120 interminabili secondi hanno cercato il neonato, mentre sua madre pian piano diventava sempre più preoccupata: "E' stato terribile: mi aspettavo che i dottori mi porgessero mio figlio, ma quando ho visto che lo cercavano senza trovarlo ho avuto paura". Fortunatamente il neonato si era solo "nascosto" e dopo un po' ha cominciato a piangere, rivelando al mondo la sua effettiva presenza.
Tutto è bene quel che finisce bene, ma intanto Ambra sembra essere piuttosto arrabbiata con i dottori: "Mi chiedo come sia stato possibile. Nessuno mi ha dato giustificazioni valide per quanto stava accadendo, mi è stato solo detto che il mio neonato aveva iniziato la sua discesa nel canale del parto".