Donna incinta con grave melanoma oculare salva grazie ai medici di Torino

Una giovane donna al sesto mese di gravidanza e affetta da una rara forma di melanoma oculare è stata sottoposta a un delicato intervento che si è concluso con la completa eradicazione della malattia senza conseguenze sul feto. L'operazione è stata possibile grazie alla collaborazione, per la prima volta, tra la Città della Salute e l'Oftalmico di Torino, che ha visto impegnate sul caso numerose specialità. Una conferma dell'eccellenza sanitaria Torinese: la malattia era stata diagnosticata in Svizzera ma in quel paese un oncologo oculare di fama internazionale aveva rinunciato a operarla. Il Cto di Torino ha invece accettato la sfida: l'intervento è stato coordinato dal dottor Luciano Arturi, responsabile del servizio di Chirurgia Orbito-palpebrale. Coinvolti il Servizio di gravidanze a rischio del Sant'Anna, la Radiodianostica universitaria delle Molinette, l'Anestesia e la Rianimazione del Cto e, appunto, l'oculistica dell'ospedale Oftalmico
Il cancro di cui era affetta la donna, di 28 anni e alla ventottesima settimana di gravidanza, colpisce all'occhio e nelle donne incinte meno dello 0,4% delle pazienti affette da melanoma in gravidanza. Vista la grandissima rarità del caso, l'Oftalmico di Torino aveva invitato la paziente a recarsi da un luminare svizzero, che però aveva rinunciato ad effettuare l'intervento chirurgico. La giovane non si è persa d'animo e dopo essere rientrata in Italia, l'Oftalmico ha affidato il proseguimento cure alla chirurgia orbito-palpedrale del Cto per la possibilità di una stretta collaborazione con l'attiguo nosocomio ostetrico-ginecologico Sant'Anna. Assai importante si è rivelata la collaborazione con tutte le specializzazioni che hanno reso possibile l'intervento, condotto nella massima garanzia di proseguire in modo sicuro la gravidanza. Il bimbo non ha subito alcuna ripercussione e la sua nascita avverrà al termine naturale.