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Dolori al torace e sette ore di attesa: muore 39enne a Bari, dottoressa indagata per omicidio colposo

La Procura di Bari indaga per omicidio colposo sulla morte di una 39enne, deceduta dopo sette ore al pronto soccorso del Policlinico per un possibile problema cardiaco non diagnosticato.
A cura di Davide Falcioni
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La Procura di Bari ha aperto un fascicolo per omicidio colposo sulla morte di una donna di 39 anni, deceduta la sera del 7 dicembre nel pronto soccorso del Policlinico di Bari. La vittima, Leonarda, conosciuta da tutti come Eleonora, era affetta da sindrome di Turner ed era arrivata in ospedale nel primo pomeriggio in ambulanza per forti dolori al torace. È morta dopo circa sette ore dal ricovero, per cause che dovranno essere accertate dall’inchiesta, forse riconducibili a un problema cardiaco non diagnosticato.

Secondo quanto ricostruito, la donna aveva iniziato ad avvertire il dolore intorno alle 14.30, mentre si trovava a casa. La sorella ha allertato il 118: i sanitari, dopo aver rilevato anomalie all’elettrocardiogramma, hanno disposto il trasferimento al Policlinico, dove la paziente è arrivata intorno alle 15.40. In pronto soccorso sarebbe stata sottoposta ai primi accertamenti clinici e le sarebbe stata somministrata una flebo per alleviare il dolore.

Nelle ore successive, mentre si attendevano gli esiti degli esami, le condizioni della 39enne sarebbero peggiorate. Avrebbe iniziato a vomitare, continuando a lamentare dolore toracico e bruciore al petto. Intorno alle 20 un nuovo malore improvviso: la donna avrebbe reclinato il capo all’indietro, smettendo di rispondere agli stimoli. Trasferita in sala rossa, secondo quanto riferito dai familiari, non sarebbero arrivate ulteriori notizie fino alle 22, quando i medici rianimatori hanno comunicato il decesso.

L’inchiesta è coordinata dalla pm Luisiana Di Vittorio, che ha iscritto nel registro degli indagati la dottoressa del pronto soccorso che avrebbe preso in carico la paziente nelle prime ore. La magistratura ha acquisito tutta la documentazione clinica relativa al ricovero. Nella giornata di ieri è stata eseguita l’autopsia, affidata al medico legale Liliana Innamorato e al cardiochirurgo Massimo Villani.

Sia la famiglia della donna, assistita dall’avvocato Felice Petruzzella, sia la professionista indagata, difesa dall’avvocato Pino Giulitto, hanno nominato propri consulenti tecnici. Saranno gli esiti degli accertamenti medico-legali a chiarire se la morte poteva essere evitata e se vi siano state eventuali responsabilità nella gestione del caso.

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