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Di chi è il cadavere recuperato nel fiume Reno a Bologna: mistero su cause morte, disposta autopsia

Un uomo adulto è stato trovato morto nel fiume Reno tra Bologna e Calderara. Indagini aperte su cause del decesso e identità, autopsia disposta dal pm.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Un cadavere in avanzato stato di decomposizione è stato recuperato questa mattina nel fiume Reno, al confine tra Bologna e Calderara di Reno. A notare il corpo, fermo sulla riva all’altezza di via del Traghetto, è stato un operaio che lavora in una cava poco distante, il quale verso le 10 ha subito allertato le autorità. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, il 118 e i Carabinieri, che hanno avviato immediatamente le verifiche del caso.

Secondo le prime informazioni, si tratterebbe di un uomo adulto la cui identità al momento resta sconosciuta. Non si tratta di alcuno dei dipendenti della cava, tutti presenti e identificati. Il corpo, trascinato dalla corrente e probabilmente impigliato nella vegetazione lungo il greto, mostra segni evidenti di permanenza in acqua da alcuni giorni, ma non da un tempo estremamente lungo.

I Carabinieri della stazione di Calderara, parte della Compagnia di Borgo Panigale, stanno conducendo accertamenti a tutto campo. L’obiettivo principale è stabilire chi fosse l’uomo e ricostruire le circostanze della sua morte. Le autorità stanno vagliando anche le denunce di persone scomparse nella zona per capire se possa trattarsi di qualcuno già segnalato.

Al momento gli investigatori mantengono aperte tutte le ipotesi. La morte potrebbe essere stata il risultato di un gesto volontario, un incidente dovuto a caduta o malore, oppure un episodio di natura criminale. Per chiarire tempi e cause del decesso, il pubblico ministero Elena Caruso ha disposto l’autopsia sul cadavere.

La vicenda ha destato preoccupazione tra i residenti e i lavoratori della zona, mentre i carabinieri proseguono con la ricostruzione degli ultimi movimenti dell’uomo e l’analisi dei luoghi circostanti. L’area del ritrovamento, tra il Lippo di Calderara e Bologna, è nota per la presenza di vegetazione fitta lungo le sponde e per le correnti che possono trasportare oggetti e persone anche a distanza.

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