Denis Verdini rinviato a giudizio per bancarotta aggravata

Arrivano nuovi guai per Denis Verdini. Il senatore, sostenitore della maggioranza renziana con il gruppo Alleanza liberalpopolare autonomia, è stato rinviato a giudizio dal gup del tribunale di Firenze, Dolores Limongi, con l’accusa di bancarotta aggravata, per il crac della Società Toscana di edizioni (Ste), che pubblicava il Giornale della Toscana, costola locale de Il Giornale della famiglia Berlusconi. La decisione è arrivata nell'ambito di un procedimento bis dell'inchiesta sulle attività editoriali che facevano capo a Verdini. Tra i rinviati a giudizio anche Massimo Parisi, già coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana e membro del cda dal 1998 al 2008, passato con lo stesso Verdini nel gruppo Ala; il professore Girolamo Strozzi, in qualità di presidente della Ste dal 1998 al 2012; Enrico Luca Biagiotti, membro del cda della Ste e Pierluigi Picerno, amministratore e poi liquidatore della società.
Per Verdini si tratta del sesto rinvio a giudizio negli ultimi due anni. Stando alle imputazioni, la Ste, dichiarata fallita nel febbraio 2014 due anni dopo l’interruzione delle pubblicazioni, venne ‘svuotata' con distrazione di capitali dal suo patrimonio quando già era in grave perdita. Tra le circostanze che avrebbero provocato il fallimento, secondo gli investigatori delle fiamme gialle, un'operazione ‘senza valide ragioni economiche' da 2.6 milioni di euro che avrebbe portato nei conti correnti di Verdini e di Parisi 1.3 milioni ciascuno. Verdini si difende, adducendo il fatto che la somma non sarebbe stata distratta dalla Ste, ma faceva parte di un'operazione corretta legata alle attività patrimoniali della società.