Delitto Meredith Kercher, ex pm fa il nome di un nuovo coinvolto: “Fuggì all’estero, ma nessun nuovo fascicolo”

A 18 anni dall'omicidio di Meredith Kercher, il magistrato che coordinò le indagini a Perugia, Giuliano Mignini, è tornato a parlare del delitto in un'intervista a La Stampa. Una fonte avrebbe fatto il nome di un individuo mai preso in considerazione durante le indagini, una persona che sarebbe scappata all'estero pochi giorni dopo l'omicidio. Il magistrato ha spiegato di aver segnalato il tutto alla Procura che però non aprirà un nuovo fascicolo sul caso.
L'indagine sulla morte della studentessa inglese residente da poco in Italia resta quindi chiusa e condensata nelle sentenze passate in giudicato. Rudy Guede è l'unico condannato per l'omicidio a 16 anni di reclusione, già tutti scontati.
Sono stati invece assolti in quel frangente Amanda Knox e Raffaele Sollecito, i due fidanzati per lungo tempo sospettati di essere coinvolti nel delitto della studentessa. Knox è tornata negli Stati Uniti, dove oggi lavora come autrice. Raffaele Sollecito, invece, lavora come ingegnere informatico.
Per Knox le vicende giudiziarie in Italia si sono in realtà concluse solo di recente, quando è stata confermata la condanna per aver calunniato Patrick Lumumba durante le indagini per l'omicidio di Meredith. La giovane lo tirò infatti in ballo nelle prime fasi delle indagini sull'omicidio della notte di Halloween del 2007. L'uomo, che era il datore di lavoro di Know, era risultato poi estraneo al delitto mentre per lo stesso reato era stato arrestato Rudy Guede, accusato di aver incontrato Meredith la sera della sua morte durante una festa a casa.
Diciotto anni fa, infatti, la studentessa aveva organizzato una cena con la coinquilina e il fidanzato, ma da qui in poi le cose erano degenerate fino ad arrivare al delitto, scoperto il mattino dopo. Subito dopo il ritrovamento del corpo erano iniziate le indagini, seguite fin da subito con grande attenzione dai media.