Daniela Cadeddu uccisa a martellate a Zeddiani, l’autopsia: “Massacrata nel sonno dal marito”

Uccisa a martellate all'interno della sua abitazione di Zeddiani, paesino nella regione del Campidano di Oristano, in Sardegna. Daniela Cadeddu è l'ennesima vittima di femminicidio: a ucciderla il marito Giorgio Meneghel, ora rinchiuso in carcere.L'uomo ha chiamato i carabinieri subito dopo il delitto, confessando da subito l'accaduto. I due erano separati in casa da tempo.
Secondo l'autopsia, durata 5 ore ed eseguita dal dottor Roberto Demontis, la 51enne è stata uccisa nel sonno, finita in pochi secondi con almeno due martellate mortali. Cadeddu non avrebbe avuto neppure il tempo di urlare o di rendersi conto di quanto stesse accadendo. Subito dopo il delitto, consumatosi in pochi istanti, l'uomo ha chiamato i carabinieri. Alle 7 del mattino di domenica, gli agenti hanno risposto alla telefonata. "Ho ucciso mia moglie, venite subito", ha detto. Poi ha riagganciato. Il sindaco di Cabras, il paesino dove era nata Cadeddu, Andrea Abis, ha commentato quanto accaduto sui social. "Anche oggi – ha scritto – una donna è stata uccisa e chi le ha tolto la vita è l'uomo che le stava più vicino. Lo scorso anno in Italia si è contata una vittima di femminicidio ogni tre giorni. Questo è un giorno di dolore e di lutto per la comunità di Cabras e per quella di Zeddiani. Questa strage non può lasciarci indifferenti".
Anche il Comune di Zeddiani ha voluto commentare l'accaduto online con un breve post di cordoglio. "Su Zeddiani oggi è calato un silenzio assordante. La comunità è ammutolita davanti a questa notizia che ha scatenato un rumore mediatico al quale non siamo di certo abituati". Nella giornata odierna si terrà l'interrogatorio di convalida dell'arresto di Meneghel, che da subito ha confessato il delitto con la chiamata ai carabinieri. Ci sono però diversi interrogativi ancora da chiarire: il primo riguarda il movente. Non è chiaro se i due avessero discusso prima dell'omicidio.