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Curano figlio 14enne malato di cancro con fanghi e impacchi, genitori a processo per omicidio a Vicenza

Davanti alla notizia della malattia del figlio, i genitori del 14enne si sarebbero convinti a seguire le teorie dell’ex medico tedesco Ryke Geerd Hamer che rifiuta ogni terapia tradizionale come chemio e radioterapia. Per questo andranno a processo per il reato di omicidio con dolo eventuale.
A cura di Antonio Palma
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Pur sapendo che il figlio 14enne era malato di cancro, gli avrebbero negato le cure necessarie convinti dalle teorie dell’ex medico tedesco Ryke Geerd Hamer fino al decesso dell'adolescente. Sono le accuse a cui dovranno rispondere in Tribunale due genitori vicentini rinviati a giudizio per il reato di omicidio con dolo eventuale per la morte del minore avvenuta lo scorso anno.

Al ragazzo era stata diagnosticata una neoplasia nel marzo 2023 quando i medici consigliarono ai genitori una biopsia urgente per mettere a punto una terapia adeguata. Una notizia terribile di fronte alla quale i due genitori comprensibilmente chiesero altre consulenze mediche con lo scopo di evitare sofferenze al figlio. Come ricostruisce il Corriere della Sera, proprio in quel periodo furono convinti da un dottore di Padova delle teorie del dottor Hamer, un ex medico tedesco radiato e condannato che rifiuta ogni terapia tradizionale come chemio e radioterapia, attribuendo la malattia a “shock emozionali”. Le stesse teorie a cui si era affidata a esempio anche Eleonora Bottaro, diciottenne affetta da leucemia linfoblastica acuta morta nell’agosto del 2016 dopo aver rifiutato ogni cura.

Pur non essendo mai stati seguaci, si sarebbero convinti a seguire la sua dottrina che ritiene il cervello capace di riprogrammare l'organismo per curare i tumori senza nessun trattamento clinico se non la risoluzione del conflitto emozionale. Per questo hanno rigettato anche la biopsia portando il minore in una comunità in Toscana dove è stato sottoposto a semplici massaggi e impacchi d’argilla con lo scopo di infondergli fiducia come prevedono le teorie di Hamer.

Il 14enne si è però aggravato fino alla morte avvenuta nel gennaio dello scorso anno dopo gli ultimi mesi di cure palliative. Per gli inquirenti una grande responsabilità del decesso va attribuita proprio ai genitori che hanno accettato il rischio di morte del figlio non garantendogli le cure adeguate, nonostante una diagnosi chiara.

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