video suggerito
video suggerito

Cuneo, gli abitanti non vogliono i migranti. Il medico: “Allora non vi curo”

Due frazioni di Cuneo protestano contro l’apertura di un centro di accoglienza, il medico reagisce dichiarando che non si occuperà più di loro. Un cartello fuori dallo studio: “Rivolgetemi a me solo se siete in pericolo di vita”. Ora rischia una denuncia.
A cura di Biagio Chiariello
474 CONDIVISIONI
Immagine

“Noi i negri non li vogliamo. Non è un avvertimento, ma una minaccia”. E’ il testo di alcuni manifesti – razzisti e anonimi e su cui indaga anche la Digos- comparsi nelle scorse settimane nelle frazioni cuneesi di Roata Canale e Spinetta, contro l’ipotesi che la Casa delle opere parrocchiali ospiti, forse dall’estate, 24 richiedenti asilo. Parole dure quelle scritte sui cartelli che non sono state per niente apprezzate da un medico locale, Corrado Lauro, che opera anche in chirurgia generale all’ospedale Santa Croce: basta cure per gli autori di quel manifesto e per chi li appoggia. Lo ha scritto chiaramente in un post su Facebook: “Comincia così la mia resistenza. Agli abitanti della frazione cuneese che hanno esposto il cartello ‘Noi i negri non li vogliamo’, comunico che non intendo prestar loro alcun intervento sanitario se non in caso di immediato rischio di vita o qualora si configurassero le condizioni di una denuncia per il reato di omissione di soccorso. Siete pertanto pregati di rivolgervi a un altro più qualificato professionista”.

E così è immediatamente esplosa la polemica. Il comitato che sostiene la candidatura a sindaco di Giuseppe Menardi per il centrodestra, vuole denunciare il medico per aver violato il "giuramento di Ippocrate". C’è da dire che la polemica sui migranti aveva coinvolto anche il vescovo di Cuneo, monsignor Piero Delbosco, che aveva incontrato circa 400 cittadini di Roata Canale e Spinetta in un'assemblea pubblica il 30 aprile. Tutti avevano ribadito quanto scritto sui manifesti: “Non li vogliamo”. Del tema si era poi discusso anche nell’ultimo Consiglio comunale a Cuneo. Beppe Lauria, candidato sindaco, aveva presentato un’interrogazione urgente: “Manifesti inutili e idioti, ma non si capisce perché le richieste del passato sono sempre finite nel nulla, mentre il via libera per ospitare migranti è subito stato accordato. Solo il 3% dei richiedenti asilo ottiene un permesso, gli altri spariscono”. Ora sulla questione è tornato anche il medico. Ma rischia di pagare ad un prezzo salato la sua scelta.

474 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views