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Covid 19

Crisanti: “Fermare i concerti è una stupidaggine, lasciamo che il Covid circoli fra i giovani”

Dopo le polemiche anche per il concerto dei Maneskin di domani a Roma, interviene Crisanti: “Più il virus circola adesso tra i giovani e tra le persone sane, maggiore è l’immunità che ci proteggerà tutti in autunno”
A cura di Biagio Chiariello
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La nuova ondata estiva del Covid va di pari passo con la voglia di libertà e di divertimento. E con i Maneskin pronti ad infiammare domani il pubblico del Circo Massimo a Roma è salita la preoccupazione. In particolare la Fimmig (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) ha sollevato dubbi sulla sicurezza di un appuntamento che potenzialmente potrebbe diventare un focolaio gigante. "Questo concerto, con Omicron 5 che avanza, sarà un amplificatore di contagi, favorirà la diffusione del virus", ha sottolineato Claudio Mastroianni, presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e ordinario di Malattie infettive all'Università Sapienza di Roma.

Ma non tutti gli esperti hanno usato toni allarmistici. Gianni Rezza, direttore Prevenzione del Ministero della Salute, ha invitato a mantenere la prudenza: “Quando ci sono delle aggregazioni, usare la mascherina, raccomandarne l’uso”, mentre per il professor Andrea Crisanti, direttore della Microbiologia all’Università di Padova "è una stupidaggine pensare di fermare i concerti non avrebbe alcun impatto sulla circolazione di un virus che ha un R0 di 15, cioè ogni soggetto positivo al tampone può infettare fino a 15 contatti stretti".

Il ceppo originario di Wuhan aveva un R0 di 2,5, quindi questo Sars-Cov2 non lo ferma più nessuno. Dopo la vaccinazione si doveva liberalizzare tutto, è controproducente cercare di bloccarlo: più circola adesso tra i giovani, che affollano appunto gli eventi, e tra le persone sane, maggiore è l’immunità che ci proteggerà tutti in autunno.

"L’unica accortezza che dev’essere una priorità — spiegare Crisanti al Corriere della Sera — è di tutelare i soggetti fragili, come pazienti oncologici, obesi con colesterolo alto, diabetici, ipertesi, anziani e ospiti delle Rsa. Vanno immunizzati con la quarta dose, da estendere agli over 70, e protetti con la mascherina in ogni situazione a rischio. Un presidio che per la popolazione generale serve solo se si usa sempre, non a spot".

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