Crisanti come Ricciardi: “Siamo nei guai: serve lockdown duro subito”
Alle parole di Walter Ricciardi, che ha parlato della necessità di un lockdown totale, di potenziare il tracciamento e di rafforzare la campagna vaccinale, fanno eco quelle del virologo Andrea Crisanti che ha sottolineato l'urgenza di una chiusura subito per scongiurare la diffusione delle varianti nel nostro paese, in particolare di quella inglese, che potrebbe avere effetti devastanti come in Inghilterra, Portogallo e Israele.
Solo in Italia pensiamo a sciare e a mangiare fuori
In un'intervista rilasciata a La Stampa, Crisanti spiega che ora siamo nei guai a causa del mancato lockdown di dicembre e che l'unica soluzione è quella di chiudere tutto avviando un programma nazionale di monitoraggio delle varianti. Il virologo ha sottolineato come i paesi in cui sono attualmente presenti le varianti, come Francia, Germania e Inghilterra, hanno adottato misure maggiormente restrittive per fermarne la diffusione: "Noi pensiamo a sciare e a mangiar fuori. Tutti vogliamo una vita normale, ma non si realizza se non si controlla la pandemia – ha spiegato – servono chiusure nette come quelle di Codogno non zone rosse morbide.
Ricciardi chiederà al ministro Speranza un nuovo lockdown
Solo ieri Ricciardi, consulente del ministero della Salute, aveva avvertito: "È necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata – le parole del virologo – e va potenziato il tracciamento e rafforzata la campagna vaccinale". È "evidente – ha proseguito – che la strategia di convivenza col virus, adottata finora, è inefficace e ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno". Ricciardi ha così fatto saper che avanzerà la richiesta quanto prima al ministro della Salute: "Ne parlerò col ministro Speranza questa settimana", ha concluso.