Covid Torino, l’ospedale San Luigi è allo stremo. Anche telefonico: “Non chiamateci per i parenti”

L’ospedale San Luigi di Orbassano è ormai al limite: anche a livello telefonico. Come visto nei giorni scorsi, nella struttura nel Torinese è stato allestito un altro reparto per i pazienti Covid all’interno della chiesa. Dove fino a qualche giorno fa erano sistemate le panche per i fedeli sono state allestite dagli uomini della Protezione Civile regionale una quarantina le barelle. La situazione è allo stremo. Tanto che i dirigenti hanno chiesto ai parenti di malati di non stressare le linee telefoniche del nosocomio:
Pur comprendendo l’ansia delle famiglie dei pazienti ricoverati in ospedale in questo momento e irraggiungibili per le restrizioni dovute all’emergenza è indispensabile ridurre la pressione che sta sovraccaricando le linee telefoniche ospedaliere in relazione alle frequenti richieste di informazioni cliniche dei congiunti – spiegano dall'ospedale, come riporta La Stampa -. Le informazioni vengono periodicamente fornite al nominativo e al numero telefonico indicato dal paziente all'atto del ricovero. Non è invece possibile fornire informazioni cliniche a seguito di contatto telefonico di utenti non identificabili.
Al momento del ricovero "viene richiesto all'interessato, e ove non sia possibile all'accompagnatore, di indicare il numero della persona da tenere periodicamente informata sulle sue condizioni cliniche. Entro 48 ore dal ricovero avverrà il primo contatto telefonico con il numero indicato e data la calendarizzazione con cui verranno fornite ulteriori informazioni e relative modalità in relazione allo stato clinico del paziente. Non è possibile fornire informazioni ai conoscenti sulla base della richiesta telefonica". Da qui l'appello ad evitare le chiamate telefoniche per non sovraccaricare le linee dell'ospedale e distrarre il personale dalle attività assistenziali e/o organizzative.