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Notizie sull'inchiesta sul Covid a Bergamo

Covid, indagati gli ex Ministri Speranza, Lorenzin e Grillo: “Non aggiornarono il piano pandemico”

Gli ex Ministri della Salute Roberto Speranza, Beatrice Lorenzin e Giulia Grillo sono indagati A Roma per omissione in atti d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione del Covid. Indagato anche l’ex numero due dell’OMS Ranieri Guerra.
A cura di Davide Falcioni
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Gli ex Ministri della Salute Roberto Speranza, Beatrice Lorenzin e Giulia Grillo sono indagati per omissione in atti d'ufficio nello stralcio romano dell'inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione del Covid nella provincia lombarda maggiormente colpita dal virus. Lo apprende l'AGI, spiegando che i tre ex titolari del dicastero di Lungotevere sono indicati come responsabili dell'omesso rinnovo del piano pandemico. Il trasferimento a Roma è motivato dalla competenza territoriale. Lorenzin e Grillo hanno ricoperto l'incarico ministeriale prima dell'esplosione della pandemia.

Indagato anche l'ex numero 2 dell'OMS Ranieri Guerra

Nel registro degli indagati è stato inoltre iscritto, sempre a Roma, l'ex direttore vicario dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Ranieri Guerra insieme a quattro tecnici del Ministero della Salute, tutti accusati del reato di "falsità ideologica". Secondo i magistrati che hanno trasmesso gli atti nella Capitale sarebbero "responsabili per i dati falsi comunicati a Oms e Commissione Europea attraverso appositi questionari".

Ranieri Guerra
Ranieri Guerra

Gli altri indagati: c'è anche Silvio Brusaferro

Oltre a Guerra gli altri indagati sono Giuseppe Ruocco, in qualità di direttore generale della Direzione Prevenzione Sanitaria dal 2012 al 2014 e dal 2017 al 2021 come segretario generale del ministero della Salute; Maria Grazia Pompa, direttrice dell'Ufficio 5 fino al 2016; Francesco Paolo Maraglino, direttore dell'Ufficio 5 della Direzione Prevenzione Sanitaria dal 2016; Claudio D'Amario, Direttore Generale della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute da febbraio 2018;Loredana Vellucci e Mauro Dionisio, entrambi dirigenti del Ministero della Salute.

Infine, con l'accusa di "truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche", è indagato anche il presidente dell'Istituto Superiore della Sanità Silvio Brusaferro.

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Tribunale Ministri archivia posizione di Conte, Speranza e Lamorgese

Il Tribunale dei Ministri di Roma nel frattempo ha archiviato la posizione dell'ex premier Giuseppe Conte e degli ex Minsitri Roberto Speranza, Luciana Lamorgese, Lorenzo Guerini, Luigi Di Maio, Roberto Gualtieri e Alfonso Bonafede finiti indagati in seguito alle denunce da parte di associazioni dei familiari delle vittime, di consumatori e di alcuni sindacati relativamente alla gestione della pandemia.

Gli indagati dalla Procura di Bergamo

Il 2 marzo scorso la Procura di Bergamo, al termine di un lavoro durato tre anni, ha chiuso l'inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid in Lombardia nelle prime settimane dello scoppio dell’epidemia in Italia, nel febbraio del 2020, iscrivendo nel registro degli indagati, con l’accusa di epidemia colposa, l’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l’allora ministro della Salute Roberto Speranza, l’appena riconfermato presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, e poi il suo ex assessore alla Sanità Giulio Gallera.

Nei guai, inoltre,  Silvio Brusaferro, presidente dell’ISS; Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità; Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico istituito dal governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus; l’ex direttore vicario dell’Oms Ranieri Guerra e altri.

Secondo la Procura di Bergamo, che si è avvalsa anche di una consulenza affidata al microbiologo Andrea Crisanti, la diffusione di Sars Covid-19 fu colpevolmente sottovalutata malgrado i dati a disposizione da settimane indicassero che la situazione a Bergamo, primo grande focolaio del virus, stava precipitando.

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