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Covid, Gratteri: “Anche ricche famiglie di ‘ndrangheta hanno ricorso agli aiuti di stato”

L’allarme del procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri: “Anche le famiglie blasonate di ‘ndrangheta hanno ricorso ai sussidi per l’emergenza coronavirus. “Mentre si moltiplicano le tavole rotonde, le commissioni e le sotto commissioni, le mafie avanzano. Non hanno problemi di comunicazione, sono efficienti, pronte e arrivano prima dello Stato”.
A cura di Davide Falcioni
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L'allarme era stato dato mesi fa e puntualmente è avvenuto: membri della criminalità organizzata non si sono fatti scrupoli a richiedere gli aiuti elargiti dallo stato per fronteggiare l'emergenza Covid. A renderlo noto è stato  il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, intervenendo a #Unlock_IT, seconda edizione di Sud e Futuri, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia, : "Anche le famiglie blasonate di ‘ndrangheta hanno ricorso ai sussidi per l'emergenza coronavirus. Proprio conoscendo la loro ingordigia, conoscendo che non si accontentano neanche dell'acqua del mare, noi avevamo proposto che gli elenchi di questi presunti poveri, fatti dai sindaci, di mandarli alla prefettura che poi attraverso le forze dell'ordine li avrebbe controllati per verificare se fossero veramente bisognosi o meno. Siamo stati attaccati, dicendo che volevo criminalizzare la Calabria e i sindaci, che volevo uno Stato di polizia mentre in realtà volevo solo dare una mano". Gratteri ha poi aggiunto: "Io penso che un amministratore onesto tira un sospiro di sollievo se sa che ha a fianco delle forze dell'ordine che fanno la selezione tra bisognosi veri e truffatori. Questo consiglio non è stato seguito e nei giorni scorsi in tre indagini diverse vediamo che dei mafiosi importanti, ndrangheta di serie A sono stati indagati per aver chiesto e percepito questi aiuti dello Stato senza averne bisogno e senza averne i requisiti", ha concluso il procuratore.

Anche con l'emergenza coronavirus "il traffico di cocaina è continuato, lo ‘ndranghetista ricco lo è rimasto anche di più. Chi è entrato nella ndrangheta invece per diventare ricco come il capo è rimasto sempre un utile idiota, come lo chiamiamo noi, era povero e lo è rimasto", ha detto Gratteri, che poi ha denunciato: "Mentre si moltiplicano le tavole rotonde, le commissioni e le sotto commissioni, le mafie avanzano. Non hanno problemi di comunicazione, sono efficienti, pronte e arrivano prima dello Stato".

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