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Covid-19, come è stato diviso e confezionato il vaccino per spedirlo in tutta Italia

Dallo Spallanzani di Roma al resto d’Italia per il Vaccine day, il percorso del farmaco della Pfizer è stato possibile grazie al lavoro di un gruppo di esperti dell’ospedale capitolino: i flaconi sono stati suddivisi in delle scatole in base alle quote delle varie Regioni, poi confezionati e inseriti nei criobox per il trasporto. Il tutto in meno di 3 minuti.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Un lavoro in cui il dettaglio fa la differenza, in cui si corre sul filo del rasoio. Aprire le scatole con le dosi di vaccino, dividerle, contarle e riconfezionarle. Il tutto considerando che quelle fiale devono stare 70 gradi sotto lo zero. Nella mattinata di Santo Stefano, quando i camion della Pfizer Biontech sono arrivati a Roma, allo Spallanzani, è scattata subito l'operazione di un gruppo specializzato di farmacisti dell'ospedale capitolino. L'obiettivo era dividere le 9.750 dosi di vaccino appena consegnate in pacchi singoli da inviare alle Regioni, con quote tutte diverse l'una dall'altra. Solo dopo i pacchi sono partiti per raggiungere tutto il territorio nazionale, grazie al lavoro delle Forze armate, dall'Esercito all'Aeronautica. Tutto pronto per il Vaccine day in corso oggi, 27 dicembre, in tutta Europa.

Tutta questione di tempo, cronometrato da un tenente farmacista dell'esercito: un massimo di tre minuti a disposizione per confezionare le scatole da inviare alle Regioni, poi bisognava rimetterle rapidamente nei frigoriferi a -70°. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro certosino di due farmacisti, Giovanni Zaccaro e Aldo De Luca, un dirigente delle professioni sanitarie tecniche, Carmine Ciaralli, e una dirigente della farmacia, Silvia Murachelli. "Un lavoro di squadra molto delicato per le quantità diversificate da inviare in ogni Regione", ha spiegato Ciaralli. Ad esempio in Lombardia, ricostruisce il Sole 24 Ore, dovevano arrivare sette scatoline e mezzo, con 49 flaconi ognuna. E dopo il primo confezionamento le scatole vengono inserite nei criobox, che garantiscono le basse temperature per tutta la durata del trasporto verso le Regioni.

La procedura resta difficoltosa anche all'arrivo delle dosi negli ospedali: le fiale devono essere scongelate lentamente, tre ore in frigoriferi tra i 2 e gli 8 gradi o dodici ore a temperatura ambiente, poi possono essere somministrate entro cinque giorni. Prima dell'iniezione, però, la fiala va capovolta lentamente per dieci volte, senza agitarla, e diluita con il cloruro di sodio – una soluzione fisiologica. Sono 5 le dosi di vaccino contenute in ogni fiala.

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