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“Così mi hanno svuotato il conto”: truffata da un falso addetto bancario e da un falso carabiniere

Una sessantatreenne di Udine ha ricevuto le chiamate di un finto addetto antifrode della sua banca e di un finto carabiniere. Insieme i due l’hanno convinta a fare un bonifico di 17mila euro. Era già successo a Livorno a luglio.
A cura di Bianca Caramelli
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Immagine di repertorio.
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Sono bastate due convincenti telefonate per spingerla a fare un bonifico che le ha svuotato il conto corrente. Si tratta di una donna di 63 anni, residente a Udine. Negli scorsi giorni, è stata contattata telefonicamente da quello che si fingeva essere un operatore antifrode della sua banca. L'uomo le ha detto che sul suo conto bancario c'erano stati dei problemi relativi alla sicurezza. Per questo, le ha anche anticipato che successivamente sarebbe stata chiamata da un membro delle forze dell'ordine.

Appunto a distanza di poco tempo la sessantenne ha ricevuto un'ulteriore chiamata, stavolta da un sedicente carabiniere. È stato proprio lui a convincerla che, come parte dell'operazione della messa in sicurezza del conto, avrebbe dovuto eseguire un bonifico su un altro conto in modo da non perdere i risparmi. L'ammontare del bonifico è stato pari a 17mila euro, cioè tutti i soldi che la donna aveva disponibili sul conto.

Una volta che si è resa conto dell'accaduto, la donna è andata subito a denunciare la truffa ai carabinieri, che ora stanno analizzando gli spostamenti del denaro così come il contenuto delle chiamate.

Quella dei due truffatori non è una modalità inedita. Era successo qualcosa di molto simile a un cinquantaquattrenne di Livorno lo scorso luglio. L'uomo aveva ricevuto un messaggio che lo informava di un fittizio movimento sul suo conto e riportava un numero di telefono da contattare per interrompere l'uscita.

La vittima l'ha fatto e al telefono ha risposto, proprio come nel caso di Udine, un finto addetto antifrode, che gli ha comunicato di alcune indagini dei carabinieri sul suo conto bancario, per operazioni sospette. Successivamente, l'uomo ha ricevuto una seconda chiamata da quello che si diceva essere un carabiniere, che l'ha spinto a fare un bonifico da 27 mila euro su un altro conto per salvarli.

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