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Così lo Stato tratta i clandestini: l’inchiesta “Sulla loro pelle” vince il Premio Morrione

“Sulla loro pelle” di Marika Ikonomu, Alessandro Leone e Simone Manda, seguiti dal tutor Sacha Biazzo di Fanpage.it, vince l’undicesima edizione del Premio Roberto Morrione. Il premio per il giornalismo investigativo under 30 è dedicato alla memoria del fondatore di Rai News 24.
A cura di Backstair
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L'undicesima edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo è stata vinta dall'inchiesta “Sulla loro pelle”, realizzata da Marika Ikonomu, Alessandro Leone e Simone Manda, con il supporto del tutor Sacha Biazzo, capo area di Backstair, l'unità investigativa di Fanpage.it.

"Sulla loro pelle", servendosi di documenti, testimonianze e immagini inedite, indaga sulla gestione privata dei Cpr, i Centri di Permanenza per il Rimpatrio, che ospitano in Italia oltre un migliaio di stranieri in attesa di un provvedimento di espulsione. Come raccontato nell'inchiesta, però, sono sempre di più i casi in cui i diritti basilari dei migranti che si trovano in queste strutture vengono compressi.

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"L’inchiesta “Sulla loro pelle” dà voce agli ultimi con equilibrio e forza narrativa attraverso immagini e testimonianze, con maturità professionale e attenzione al linguaggio visivo e narrativo – motiva la giuria del Premio durante la cerimonia – Un lavoro toccante, di attualità, sempre più necessario, che tiene accesa l'attenzione su un tema, quello dei Centri di Permanenza per i Rimpatri, veri e propri luoghi di detenzione di cui si parla sempre troppo poco."

Oltre al principale riconoscimento, a “Sulla loro pelle” va anche il Premio Libera Giovani, per la prima volta assegnato dagli studenti e dalle studentesse dell’Istituto J.B. Beccari, ai quali sono state presentate in anteprima le inchieste finaliste durante un incontro organizzato con Libera Piemonte.

Il premio, dedicato alla memoria di Roberto Morrione, fondatore e direttore di Rai News 24 prematuramente scomparso nel 2011, nell'ultimo decennio ha contribuito a finanziare oltre cinquanta inchieste realizzate da giovani aspiranti giornalisti. Tra quelle giunte in finale quest'anno e che saranno trasmesse in esclusiva da Rai News 24 ci sono la video inchiesta “Ipossia Montana” di Cecilia Fasciani, Andrea Giagnorio, Sofia Nardacchione che racconta i legami tra spopolamento dell’Appennino bolognese, mafie e fondi del PNRR (tutor Cataldo Ciccolella e Giulio Valesini); l'inchiesta multimediale “Scatole Cinesi” di Margherita Capacci, Ludovica Meacci, Sofia Turati sui tentativi di ingerenza del Partito comunista cinese in Italia (tutor Francesco Piccinini); l’inchiesta video “Colpo di Lusso in Birmania” di Francesco Boscarol, Ludovica Iacovacci, Priscilla Ruggiero sul commercio di teak e pietre preziose birmane che arrivano in Italia nonostante le sanzioni (tutor Maria Cuffaro); il radio – podcast “Sotto gli occhi di tutti” di Francesco Tedeschi sulle connessioni tra lo sviluppo della chimica nazionale e l'inquinamento chimico in Piemonte (tutor Arcangelo Ferri).

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Oltre ai riconoscimenti assegnati ai giovani giornalisti in concorso con le loro inchieste, durante la serata sono stati consegnati anche due premi che sottolineano il prezioso racconto di due stimati professionisti dell'informazione. Il fotografo Francesco Zizola ha ricevuto il Premio Baffo Rosso 2022 per aver raccontato il mondo "con grande umanità e passione per il pianeta intero. La sua fotografia porta il segno di una scelta etica e professionale, e di un percorso di approfondimento, di inchiesta e di sperimentazione. In ogni suo scatto si trovano intuizione e accuratezza, sensibilità e profondità, tratti distintivi che sono divenuti negli anni esempio per giovani generazioni di reporter.”

La giornalista Chiara Cazzaniga ha ricevuto il riconoscimento “Testimone del Premio Roberto Morrione” per essere stata “capace di illuminare gli angoli bui della cronaca senza mai abbandonare la passione per la verità, con una grande empatia e attenzione alla storia delle persone. Spinta da uno spirito investigativo tenace e scrupoloso e senza mai lasciare nulla al caso, il suo lavoro di inchiesta è stimolo concreto per i giovani che vogliono affrontare la carriera di giornalista. Una menzione speciale merita il suo lavoro investigativo svolto sul caso Alpi-Hrovatin che ha portato alla riapertura del processo e alla conseguente scarcerazione di Hashi Omar Hassan.”

Durante la serata della premiazione è stato presentato il bando per l'edizione 2023 del premio Morrione, aperto a tutti i cittadini maggiorenni nati dopo il 31.12.1992 senza alcuna distinzione di titolo di studio, di percorso lavorativo o di altre forme di esperienza. Le categorie in concorso sono tre: video inchiesta, inchiesta multimediale, radio-podcast d’inchiesta.

La Giuria del premio, riservato agli under30, è presieduta da Giuseppe Giulietti e composta da Luca Ajroldi, Paolo Aleotti, Piero Badaloni, Giuliano Berretta, Giulia Bosetti, Valerio Cataldi, Francesco Cavalli, Chiara Cazzaniga, Giovanni Celsi, Enzo Chiarullo, Marco Damilano, Giovanni De Luca, Amalia De Simone, Antonio Di Bella, Alessandro di Nunzio, Lorenzo Di Pietro, Mara Filippi Morrione, Lorenzo Frigerio, Alessandro Gaeta, Diego Gandolfo, Duilio Giammaria, Gian Mario Gillio, Antonella Graziani, Karina Guarino Laterza, Celia Guimaraes, Udo Gümpel, Stefano Lamorgese, Francesco Laurenti, Dina Lauricella, Elisa Marincola, Flaviano Masella, Anna Migotto, Giorgio Mottola, Fausto Pellegrini, Danilo Procaccianti, Raffaella Pusceddu, Alessandro Rocca, Luca Rosini, Federico Ruffo, Sandro Ruotolo, Mario Sanna, Giorgio Santelli, Pietro Suber, Giovanni Tizian, Maurizio Torrealta, Andrea Vianello.

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