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Cosa non torna nel caso della morte di Mario Biondo e perché dopo 12 anni si parla di nuovo di omicidio

Il 6 ottobre 2025 le autorità spagnole hanno riconosciuto per la prima volta che la morte di Mario Biondo, avvenuta il 30 maggio 2013, potrebbe non essere stata un suicidio. Sono molti gli elementi che fanno infatti pensare a un omicidio, come la famiglia dell’uomo sostiene da 12 anni. Ma il caso è archiviato sia in Spagna che in Italia.
A cura di Bianca Caramelli
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Mario Biondo
Mario Biondo

Il cameraman Mario Biondo fu trovato morto impiccato il 30 maggio 2013 a Madrid, nell'abitazione di calle Magdalena dove viveva con la moglie Raquel Sanchez Silva, famosa conduttrice spagnola.

Le forze dell'ordine trovarono il corpo "in sospensione parziale", in quanto impiccato con un foulard alla libreria del salotto. In casa non c'erano segni di infrazione o disordine, né un'eventuale lettera che facesse pensare a un suicidio. L'autopsia eseguita poco dopo confermò che si trattava di morte per impiccagione, perché non c'erano segni di violenza sul corpo se non qualche livido sulle gambe. Il caso fu archiviato.

Ora, dodici anni dopo la morte di Mario Biondo, un provvedimento giudiziario ha riconosciuto per la prima volta la legittimità dell'ipotesi opposta, ossia quella di un omicidio.

Il 6 ottobre 2025 l'Audiencia provinciale di Madrid ha infatti risposto a un appello dei familiari dell'uomo con una sentenza in cui si parla numerose prove periziali e di una sentenza giudiziaria "da cui sembrano derivare indicazioni che la morte di Biondo non sia stata suicida". Nonostante ciò, l'appello è stato rigettato perché ormai il caso è "passato in giudicato".

Ma la famiglia continuerà a combattere per la verità, visto che non ha mai sostenuto l'ipotesi che Mario Biondo si sia ucciso.

Perché la famiglia non accetta l'ipotesi del suicidio?

La famiglia non è mai stata convinta dall'ipotesi di un suicidio innanzitutto perché Biondo aveva dei progetti a breve termine ed era soddisfatto della sua vita. Stava organizzando una riunione di tutta la famiglia a Madrid prevista per il 24 luglio, in occasione del compleanno della sorella. Inoltre, il cameraman era in procinto di iniziare un nuovo lavoro da regista per un programma televisivo.

Ma ad alimentare i dubbi della famiglia fu soprattutto lo stato in cui fu trovato il corpo. Infatti, nonostante Mario avesse il foulard legato al collo, i suoi piedi toccavano terra e le sue ginocchia erano leggermente piegate: una posizione non naturale.

I consulenti della famiglia Biondo insistettero anche molto sul fatto che il corpo dell'uomo presentava un livido all'altezza della tempia: poteva essere il segno di un'aggressione e quindi di un possibile omicidio. La terza e ultima autopsia effettuata sul corpo dalle autorità spagnole confermò la presenza di questa lesione, ma non la giudicò come il risultato di uno stordimento.

Ad appoggiare invece l'idea che Biondo non si fosse suicidato, ma che anzi fosse stato ucciso, fu il giudice di Palermo Nicola Aiello nell'agosto 2022. Nel verbale di archiviazione del caso, infatti, il gip scrisse che gli elementi riportati nel fascicolo del pubblico ministero suggerivano che Mario fosse stato assassinato per poi essere messo in una posizione che simulava un suicidio.

Secondo il giudice, inoltre, le autorità spagnole non eseguirono adeguatamente le indagini al tempo della morte. Non raccolsero infatti intercettazioni ambientali e telefoniche e non eseguirono alcuna perquisizione. Si tratta di attività investigative che non potranno mai più essere svolte e che hanno lasciato così dei vuoti cruciali nella ricostruzione di quanto accaduto.

I motivi per cui il caso fu archiviato in Spagna e in Italia

Nonostante l'ipotesi del suicidio sia stata accolta sempre di più nel tempo, il caso è archiviato sia in Spagna che in Italia.

Le autorità iberiche archiviarono il caso nel 2013, dopo un mese e mezzo di indagini. Rigettarono infatti la pista di un omicidio, perché sia le indagini della polizia sia i rilevamenti del medico legale lasciavano pensare a un suicidio. Il tribunale spagnolo dispose dunque il non luogo a procedere.

L'Italia archiviò il caso nell'agosto 2022, proprio con la sentenza del gip Nicola Aiello. Nonostante avesse riconosciuto la plausibilità dell'ipotesi di omicidio, il giudice fu anche costretto ad archiviare l'inchiesta perché la distanza di tempo dalla morte di Biondo aveva ormai pregiudicato la possibilità di risalire ai responsabili.

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