Cosa non possono fare i cardinali in Conclave e cosa succede loro se infrangono le regole

Si aspetta l'inizio del Conclave. Il 7 maggio i 135 cardinali elettori (133 perché due non raggiungeranno il Vaticano per motivi di salute) entreranno nella Cappella Sistina e cercheranno di dare, con il minor numero possibile di scrutini, a Roma il nuovo Vescovo.
Non sono pochi gli obblighi e i divieti che hanno i cardinali elettori una volta che si chiudono le porte della Sistina. Primo tra tutti: l'obbligo assoluto della segretezza. Chi lo vìola cosa rischia? Sarà sottoposto alla pena massima prevista dalla Chiesa. A Fanpage.it ha spiegato tutto Antonio Angelucci, professore associato di Diritto ecclesiastico e canonico presso l'Università dell'Insubria.
Cosa succederà nei prossimi giorni?
C'è un'agenda che viene pubblicata dalla Sala Stampa della Santa Sede nel suo bollettino e riguarda l'avviso dell'ufficio delle celebrazioni liturgiche: spiega cosa accadrà un paio di giorni prima e il giorno stesso dell'inizio del Conclave. Quindi precisamente il 5 maggio alle 15 c'è il giuramento degli ufficiali e addetti al conclave. Sarebbero il segretario del collegio cardinalizio, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontifice (dovrebbe essere monsignor Ravelli), i cerimonieri pontifici, l’ecclesiastico scelto dal Cardinale che presiede il Conclave perché lo assista nel proprio ufficio, i religiosi addetti alla Sagrestia Pontificia; i religiosi di varie lingue per le confessioni. Ma anche medici e addetti alle pulizie, al trasporto e altri.
La mattina del 7 maggio c'è la Santa Messa per l'elezione del pontefice celebrata da Giovanni Battista Re che ha anche celebrato i funerali di Papa Francesco. Alle 16.15 c'è la processione che va dalla Cappella Paolina fino alla Cappella Sistina. Nel pomeriggio alle 16.30 c'è l'ingresso nel Conclave e il giuramento dei cardinali elettori.
Che obblighi e divieti hanno i cardinali all'interno del Conclave?
Hanno prima di tutto l'obbligo del segreto assoluto. Così come anche dopo l'elezione del Pontefice. I cardinali elettori non possono avere contatto di nessun genere con l'esterno. Niente contatti telefonici e neanche attraverso i media. C'è il divieto infatti di avvicinare i cardinale durante il tragitto da Santa Marta al palazzo apostolico.
I cardinali non possono ricevere la corrispondenza neanche epistolare. Non possono leggere i giornali né guardare e ascoltare trasmissioni. Nessun può registrare video e audio.
Insomma quello succede nel Conclave deve restare tra le mura della Cappella Sistina, eccetto appunto il nome del nuovo Papa. Ma cosa succede se qualcuno vìola questi obblighi e divieti?
Il cardinale viene scomunicato. Ovvero la pena più grave. Esce dalla comunione ecclesiale senza neanche un giudizio (ovvero senza neanche un processo): è automatico. Il cardinale sa che se rivela i segreti del Conclave è direttamente scomunicato.
I cardinali arrivano a Roma pagandosi il viaggio da soli?
Sì. Il Vaticano non paga le spese, ma tutti poi soggiornano a Santa Marta.
Si può prevedere quanto può durare questo Conclave?
No. Non c'è un limite. Però sul Conclave opera lo Spirito Santo, suppongo che quindi non sarà troppo lungo. Per Papa Francesco bastarono cinque scrutini.
È necessaria la maggioranza dei due terzi e dalla 34esima votazione (o dalla 35esima se si è votato anche nel giorno dell'apertura del Conclave) si va verso il ballottaggio tra i due cardinali che hanno avuto il maggior numero di voti.
Se i cardinali invece hanno difficoltà ad accordarsi dopo tre giorni di scrutini senza esito c'è una sospensione dell'operazione di voto di al massimo un giorno: in queste ore si prega e c'è la possibilità di parlare tra di loro. Dopo la ripresa delle votazioni, se ancora dopo altri sette tentativi non c'è il nome del pontefice si fa una pausa. Così ancora dopo sette scrutini a vuoto.