video suggerito
video suggerito
Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Cosa c’è scritto negli appunti del supertestimone de Le Iene sul delitto di Chiara Poggi

Ecco cosa c’è scritto nell’appunto del “supertestimone” sul delitto di Chiara Poggi del programma tv “Le Iene”. “Ho scoperto in questo giorno che una delle gemelle Cappa si trovava davanti alla casa vecchia disabitata credo della nonna a Tromello Pavia. Era agitata tanto da non riuscire ad aprire la porta”.
A cura di Giorgia Venturini
188 CONDIVISIONI
Dalla puntata tv de Le Iene
Dalla puntata tv de Le Iene
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il "supertestimone" del programma tv Le Iene sul caso Garlasco ci mette la faccia nella sua seconda intervista. Si chiama Gianni e a Garlasco lo conoscono tutti. Nella seconda puntata sul caso mostra gli appunti che fece nel 2007 quando una donna (ora deceduta) in ospedale – lui era andato a trovare un suo amico – gli avrebbe confessato cosa avrebbe visto il giorno dell'omicidio di Chiara Poggi: ovvero una delle sorelle Cappa, nonché cugina delle vittima, entrare nella casa disabitata della nonna a Tromello con un borsone pesante e poco dopo gettare qualcosa nel canale. Sono in corso tutti gli accertamenti dal caso ma – è chiaro ribadirlo fin da subito – entrambe le cugine di Chiara Poggi non sono mai state indagate.

Il racconto del supertestimone di Garlasco a Le Iene

Il "supertestimone" in tv ha raccontato di essersi segnato quelle che le aveva detto la donna su un foglio perché temeva di dimenticarsi tutto: "Ho scoperto – scrive – in questo giorno che una delle gemelle Cappa si trovava davanti alla casa vecchia disabitata credo della nonna a Tromello Pavia. Era agitata tanto da non riuscire ad aprire la porta. Aveva con sé una borsa. Dietro la casa scorre un canale d'acqua". Gianni avrebbe poi spiegato che gli avrebbero riferito che Stefania Cappa avrebbe gettato qualcosa nel canale. In quello stesso canale qualche giorno fa i carabinieri e i vigili del fuoco hanno fatto alcune perquisizioni e hanno trovato "oggetti potenzialmente utili al caso". Per gli investigatori – che indagano sul caso insieme alla Procura di Pavia che ha iscritto nel registro degli indagati Andrea Sempio – questo filone di indagini ha importanza secondaria.

Gianni spiega sia nelle puntata della scorsa settimane sia in quella di ieri sera che ha parlato solo ora perché nel 2007 provò a riferire queste cose all'avvocato Gian Luigi Tizzoni, allora come oggi legale dei genitori di Chiara Poggi, ma che non lo ascoltò. Il "supertestimone" ribadisce: "Smentisco che sono andato a cercarlo io perché mi ha cercato lui subito dopo il delitto. Non sapevo che si stava occupato del caso. Ci conosciamo da tanto tempo e mi aveva chiesto aiuto sulla vicenda perché non sapeva dove girarsi". E poi aggiunge: "Quando gli ho detto delle Cappa mi ha subito stoppato. Mi ha detto che c'è già un'indagine in corso, di non sovrapporre le cose. Non mi ha detto di andare a dirlo ai carabinieri". Gianni però precisa di esserci andato dai carabinieri a parlare di quello che gli hanno riferito. Lo avrebbe ascoltato un colonnello di Milano: "Mi avrebbe detto di tenerlo tutto per me perché non era il momento giusto per poter divulgare queste cose perché avrei rischiato di andarci di mezzo io". Questa dichiarazione ovviamente sarebbe tutta da verificare.

La risposta dell'avvocato dei genitori di Chiara Poggi al supertestimone

Poche ore prima la messa in onda della seconda puntata de Le Iene l'avvocato Gian Luigi Tizzoni a Fanpage.it avrebbe risposto al "supertestimone": "Io ho un vaghissimo ricordo su quello che successe nel 2007 con lui, ma allora come oggi io vengo raggiunto – essendo il caso molto mediatico – da decine di segnalazioni, gente che si propone. Quello che fece anche lui all'epoca. Ricordo che non aveva nulla di concreto: gli dissi però di andare dai carabinieri perché io mi stavo occupando del procedimento. Insomma, in casi come questi, tutto quello che può dire un avvocato è di invitare ad andare dai carabinieri. A me risulta che dai carabinieri c'era andato. Quindi se avesse avuto qualcosa di importante da dire i carabinieri lo avrebbero ritenuto attendibile e avrebbero proceduto con quella pista". Poi precisa: "In un audio lui avrebbe detto che dopo me lui sarebbe andato da persone più potenti. Potenti non so in che termini, io di certo non sono mica potente. Spesso andava dai carabinieri. Di questo sono certo".

188 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views