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Il caso Cospito

Corteo anarchici a Torino, scontri in centro: negozi distrutti, 5 arrestati e 2 poliziotti feriti

Torino assediata dai manifestanti anarchici: un migliaio di persone hanno sfilato a sostegno di Alfredo Cospito e contro il 41-bis. Almeno 34 persone fermate e due poliziotti feriti.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO:

Tensione in centro a Torino alla manifestazione degli anarchici contro il 41-bis in difesa di Alfredo Cospito, detenuto al carcere di Opera a Milano, in sciopero della fame. Gli organizzatori avevano preannunciato i disordini, e sono stati di parola: ci sono stati negozi distrutti con pietre scagliate contro le vetrine, auto danneggiate, muri imbrattati, cassonetti bruciati, lancio di petardi e bombe carta. I dimostranti hanno anche divelto un cartello stradale e lo hanno usato come ariete. La Polizia ha risposto con lancio di lacrimogeni.

I manifestanti erano circa un migliaio, e hanno sfilato al grido di "Fuoco alle galere", "Fuori tutti dal 41 bis" e "Assassini". Complessivamente sono 350 le persone controllate, identificate e riconosciute. Secondo l'Ansa sono cinque le persone arrestate durante gli scontri e 33 quelle portate in questura per accertamenti: di queste, una è stata denunciata per possesso ingiustificato di materiale esplodente e due per possesso ingiustificato di armi.
Tra gli identificati ci sono dei francesi, dei tedeschi e degli italiani provenienti da Imperia, Napoli, Udine, Avellino, Caserta, Trento, Brindisi. Due poliziotti sono rimasti feriti negli scontri: si tratta di un operatore del reparto mobile di Milano che è stato colpito da una bomba carta alla gamba e di una operatrice della polizia scientifica che è rimasta ferita da una bottiglia di vetro alla mano.

Nel corso dei controlli sono stati sequestrati scudi caschi liquido infiammabile, maschere antigas, artifizi esplodenti, materiale per il travisamento e oggetti atti a offendere.

Cosa è successo oggi pomeriggio a Torino

La manifestazione era partita in maniera ordinata salvo qualche fermo della Polizia nei confronti di alcuni anarchici. La situazione è poi degenerata quando il corteo ha raggiunto piazza Arbarello. Gli anarchici hanno iniziato ad imbrattare i muri di scritte contro il regime del carcere duro e contro il ministro Nordio, a colpire le vetrate dei negozi, delle banche e delle auto e a lanciare petardi e bombe carta. La rabbia dei dimostranti si è concentrata sopratutto sulla sede della Reale Mutua.

Arrivati all'altezza di Porta Palazzo i manifestanti sono stati dispersi dalla Polizia con un fitto lancio di fumogeni e con gli idranti. Il corteo si è poi ricomposto all'altezza del Sermig, dove i manifestanti hanno lanciato alcune pietre rispondendo alle Forze dell'ordine. In tarda serata poi un gruppo di manifestanti si è chiuso nell'edificio che ospita una emittente radiofonica di area.

Il raduno era cominciato a metà pomeriggio in piazza Solferino, a poche centinaia di metri dal cuore di Torino. Ma un fitto cordone di polizia e carabinieri, con lo schieramento di numerosi mezzi, ha sbarrato da subito ogni via d'accesso alle sedi delle istituzioni e alle strade del centro affollate, come ogni sabato, da migliaia di persone, tra torinesi e turisti.

Tra i manifestanti a prendere la parola, il veterano Pasquale Valitutti, 76 anni, l'unico ad accettare di parlare con i giornalisti: "Se Alfredo Cospito muore i responsabili saranno storicamente giustiziati dagli Anarchici. Questa – ha precisato – è la mia personale opinione. La mia speranza. Quando si creeranno le condizioni i responsabili saranno giustiziati. Non adesso, non da me e non da quelli che sono qui in piazza. Gli Anarchici sono l'unico gruppo politico che dimentica rapporti di forza e ragioni di opportunismo per fare giustizia. La sanno fare. E la fanno".

Questa sera il questore, Vincenzo Ciarambino ha spiegato che le forze di polizia hanno ‘indotto' il corteo degli anarchici in un percorso lontano da quello che i dimostranti avevano individuato come "obiettivi sensibili", e quindi si sono avuti "danneggiamenti incomprensibili" come quelli alle vetrine dei negozi o alle auto parcheggiate.

"Se il corteo – ha spiegato – fosse andato a impattare nelle aree che interessavano i manifestanti, come per esempio corso Vittorio Emanuele e la stazione ferroviaria, vi lascio immaginare le conseguenze. Nessuno avrebbe mai pensato che sarebbero state devastate le macchine di privati o le vetrine dei negozi di commercianti che devono sbarcare il lunario. Questi sono danneggiamenti incomprensibili e senza criterio. Comunque siamo sicuri di poter identificare gran parte degli autori". 

Le reazioni

La Lega è tra i primi partiti a condannare l'evento. "Siamo sconcertati e inorriditi nel vedere il centro di Torino devastato da centinaia di criminali che urlano alla giustizia sommaria e si macchiano di atti di puro terrorismo – hanno affermato Alberto Preioni e Andrea Cerutti della Lega Piemonte a nome di tutti i consiglieri regionali del Partito -. Innanzitutto esprimiamo la nostra solidarietà ai commercianti che hanno visto le loro attività messe a ferro e a fuoco e a tutti coloro che hanno pagato per questo pomeriggio di follia. Chi sfascia auto e vetrine deve risarcire di tasca propria il prezzo dei propri crimini. Da oggi è evidente che qualsiasi tolleranza, simpatia o peggio connivenza ideologica con questi individui è un atto di complicità inaccettabile: auspichiamo che d'ora in poi tutte le manifestazioni anarchiche vengano non solo non autorizzate, ma impedite in via preventiva. Iniziando dallo sgombero dei centri sociali". 

"Ancora un sabato di ordinaria follia a Torino per colpa dell'ennesimo corteo anarchico che semina odio e devastazione per le vie del centro. Questi teppisti violenti, che scendono in piazza con il solo scopo di distruggere e devastare, vanno fermati una volta per tutte", ha scritto in una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, e coordinatore di Forza Italia in Piemonte, Paolo Zangrillo, che ha aggiunto: "La risposta dello Stato sarà ferma: nessun passo indietro. Solidarietà ai commercianti per i gravi danni subiti e alle forze dell'ordine per i feriti". 

"Solidarietà agli agenti feriti e ai commercianti torinesi su cui si è abbattuta la furia della galassia anarchica. Le reiterate e sanguinarie minacce di morte nei confronti dei rappresentanti dello Stato convincono sempre più della necessità di disarticolare la violenta rete anarchica, con i suoi atti di teppismo, le aggressioni agli uomini e alle donne in divisa e i suoi proclami criminali", ha dichiarato Andrea Delmastro, deputato di FdI e sottosegretario alla Giustizia.

"Esprimo la più ferma condanna per gli atti di violenza avvenuti a Torino. Agli agenti di Polizia rimasti feriti, ai cittadini e a quanti sono stati danneggiati dalla furia vandalica dei manifestanti giungano le espressioni della mia più sentita solidarietà e vicinanza", ha scritto in una nota il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

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