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Covid 19

Positivo al Coronavirus il vescovo di Cremona: “Condizioni stabili”

È positivo al coronavirus il vescovo di Cremona, monsignor Antonio Napolioni: ricoverato da venerdì scorso per i sintomi del Covid-19, all’ospedale della città. La diagnosi è stata confermata dall’esito del test da tampone effettuato al suo arrivo in reparto: le sue condizioni sono stabili e in lento miglioramento secondo quanto si apprende.
A cura di Chiara Ammendola
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Il vescovo di Cremona Antonio Napolioni
Il vescovo di Cremona Antonio Napolioni
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Il vescovo di Cremona, monsignor Antonio Napolioni è positivo al coronavirus. La conferma arriva dallo staff dell'Unità Operativa di pneumologia dell’Ospedale di Cremona dove è ricoverato dallo scorso venerdì: il team di medici che sta seguendo il vescovo guidato dal dottor Bosio ha intrapreso una progressiva riduzione della ventilazione meccanica che era stata introdotta nei giorni scorsi a causa delle difficoltà respiratorie riscontrate.

Le condizioni del vescovo sono in lento miglioramento

Dal giorno in cui è giunta la positività al test è stato attuato il protocollo di cura previsto in questi casi: stando a quanto si apprende monsignor Napolioni risponde alle terapie e la sua situazione clinica è definita stabile. "Intanto il vicario generale, a nome della Chiesa cremonese, rinnovando viva gratitudine verso tutti coloro che operano in questo tempo difficile e complicato nel settore della sanità, invita presbiteri e fedeli della diocesi a continuare ad accompagnare e a sostenere il Vescovo e tutti i malati nel loro impegnativo percorso con un affettuoso e fraterno ricordo nella preghiera".

Cremona una delle province col maggior numero di contagi

La provincia di Cremona con i suoi 1.292 casi resta una delle più colpite dai contagi dopo quelle di Brescia e Bergamo: durante la conferenza stampa di ieri per fare il punto sulla situazione l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ha nuovamente spiegato l'emergenza negli ospedali della regione Lombardia ormai vicini al collasso. Proprio quello di Cremona, che ha allestito un presidio di pronto soccorso che accoglie il maggior numero di pazienti positivi al Covid-19 è ormai saturo: "La sanità in tutta Italia rischia di andare al collasso, questo è come fosse un attacco terroristico", aveva denunciato ai microfoni di Fanpage.it pochi giorni fa un un medico del pronto soccorso. "Siamo esasperati, speriamo che finisca presto. Ormai è tutto intasato.Ne dimetto una e ne arrivano altre 10 – le parole il medico – l'unica terapia per questo tipo di polmonite è l'intubazione".

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