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Medici di base Lombardia: “Diffusi dati su Coronavirus inattendibili, forse per celare responsabilità”

Dura lettera aperta della Fimmg Lombardia, la Federazione italiana dei medici di medicina generale, contro le istituzioni che stanno gestendo l’emergenza Coronavirus a livello regionale e nazionale. “I dati diffusi sono sempre più inattendibili, non sono reali. Non vorremmo che la confusione sui dati servisse a nascondere la responsabilità dei generali nella Caporetto della sanità pubblica italiana”.
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A cura di Francesco Loiacono
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Dura lettera aperta dei medici di base della Lombardia alle istituzioni regionali e nazionali. Nel mirino i dati ritenuti "sempre più inattendibili" sull'emergenza Coronavirus comunicati dalle autorità nel corso dei quotidiani punti stampa (quello della Protezione civile a livello nazionale e dell'assessore al Welfare Giulio Gallera per quanto riguarda la Lombardia). Un problema sollevato anche da Fanpage.it, a proposito nello specifico della Lombardia: "Tutti i numeri non sono reali – spiega la segretaria della Federazione dei medici di medicina generale della Lombardia, Paola Pedrini, a Fanpage.it -, non c'è una logica nella descrizione. I numeri dei ricoveri, ad esempio, hanno un trend che non sta aumentando perché i posti letto sono pieni. Queste polmonite richiedono un tempo di ricovero molto lungo, anche tre settimane se non di più, quindi i posti non si liberano così velocemente. La gente in più accede di meno al pronto soccorso, un po' perché ha paura, ma anche perché i criteri per accedere al 112 sono molto stretti, quindi se non c'è un'insufficienza respiratoria vengono tutti lasciati sul territorio, a casa.

Il rischio è che i dati traggano in inganno l'opinione pubblica

Il rischio, esplicitato nella lettera aperta è quindi che questi dati comunicati dalle autorità traggano "in inganno l’opinione pubblica: sta passando un messaggio sbagliato, veicolato anche da alcuni dirigenti delle aziende sanitarie: diminuiscono gli accessi al Ps quindi la gente ha paura di andarci o i medici di famiglia li mandano troppo tardi". La Fimmg prosegue: "Chi di noi sta lavorando in prima linea non si può permettere il lusso della chiacchiera: è assolutamente chiaro che la gente ci andrebbe al volo in ospedale quando sta male, ma i servizi di emergenza urgenza non ce la fanno a garantire tutti i ricoveri perché posti comunque non ce ne sono: i letti non si liberano". Stanno anche aumentando i dati dei positivi non ricoverati perché, dopo il cambio di strategia operato da alcuni giorni in Lombardia (con tamponi anche a mono sintomatici e al personale sanitario) da qualche giorno i tamponi "si fanno ai ricoverati e agli operatori sanitari sintomatici, che sono quasi tutti ovviamente positivi anche se con pochi sintomi". Si tratta però, spiega la Fimmg, di "numeri falsi perché riferiti ai soli operatori sanitari e non alla popolazione intera".

Non vorremmo che confusione servisse a nascondere le responsabilità

La domanda finale è un duro attacco a chi sta gestendo l'emergenza Coronavirus in Lombardia e in Italia: "Ci chiediamo se chi gestisce i numeri è solo incompetente, se vive in un universo parallelo o se ci sta marciando. Non vorremmo che la confusione sui dati servisse a nascondere la responsabilità dei generali nella Caporetto della sanità pubblica italiana".

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