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Covid 19

Coronavirus in Italia: perché ferramenta, lavanderie e negozi per l’informatica restano aperti

Edicole, banche, pompe funebri, profumerie, negozi di animali, ipermercati, ottica e tabaccai. Restano aperti perché considerati “essenziali”, come farmacie e alimentari. Al contrario invece di bar, ristoranti, parrucchieri e mercati all’aperto. Il nuovo decreto ministeriale anti-coronavirus sancisce una sorta di lockdown, ma a metà.
A cura di Biagio Chiariello
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Chiusura per bar, ristoranti, parrucchieri e mercati all'aperto. Niente serrata invece per tabaccai, banche, ferramenta e lavanderie. Questi (e altri nella lista a seguire) sono infatti considerati "servizi essenziali" – così come alimentari e farmacie. Con il nuovo decreto presidenziale, annunciato ieri sera dal Premier Giuseppe Conte, per 14 giorni l’Italia va in lockdown, ma a metà, per provare ad arginare l’epidemia da Coronavirus. Restano dunque aperti anche artigiani, idraulici, meccanici, pompe di benzina, tabacchi. E le edicole: “Perché l’informazione resta presidio essenziale di democrazia” dice il sottosegretario Andrea Martella.

Gli altri servizi essenziali

E servizi essenziali sono naturalmente considerati anche trasporti, per quanto in questi giorni di congiuntura ci sarà una riduzione, in base a decisioni prese a livello regionale, mentre sugli aeroporti ci potrebbe essere una selezione sugli scali. Non sono invece servizi essenziali i bar, i pub, le discoteche, i ristoranti. Tutti chiusi. Non quindi le vendite di genere alimentare. Per tutti gli esercizi di cui sopra, comunque, vale la regola del metro di distanza tra le persone. Nessun provvedimento è stato preso poi per la vendita online e via tv, per corrispondenza, radio, telefono e per mezzo di distributori automatici, che dunque prosegue normalmente.

I negozi chiusi fino al 25 marzo

Ecco, nel dettaglio, l'elenco degli esercizi chiusi fino al 25 marzo in virtù delle restrizioni previste dal nuovo decreto per contenere il contagio da Covid-19:

  • Bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad esclusione delle consegne a domicilio, delle mense e del catering continuativo su base contrattuale.
  • Parrucchieri, barbieri, estetisti.

E quelli che restano aperti

  • Ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari, commercio al dettaglio di prodotti surgelati
  • Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
  • Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2
  • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
  • Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
  • Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
  • Commercio al dettaglio di articoli per l'illuminazione
  • Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
  • Farmacie
  • Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
  • Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale
  • Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
  • Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
  • Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
  • Per quanto riguarda i servizi alla persona, sfuggono alla sospensione solo:
  • Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
  • Attività delle lavanderie industriali
  • Altre lavanderie, tintorie
  • Servizi di pompe funebri e attività connesse

La stretta non riguarda gli autogrill e i bar delle stazioni: "restano, altresì, aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro". Inoltre "restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi".

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