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Cori contro la conducente dell’autobus di linea a Treviso, studenti inneggiano allo stupro

Alcuni studenti che stavano tornando a casa da scuola avrebbero intonato un coro che inneggiava allo stupro della conducente dell’autobus di linea nel Trevigiano. L’accaduto è al centro di un’inchiesta della municipale.
A cura di Gabriella Mazzeo
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foto di archivio
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La polizia locale di Treviso indaga su alcuni cori fatti da una trentina di studenti su un autobus del trasporto pubblico alla guida del quale si trovava una autista. Secondo quanto reso noto, la conducente che guidava l'autobus nel Trevigiano si sarebbe sentita rivolgere un coro che inneggiava allo stupro da parte di circa 30 ragazzi. L'episodio risale a circa 20 giorni fa ed è al centro di un'indagine della polizia locale di Treviso. 

Gli accertamenti sono scattati subito poiché una pattuglia della municipale si trovava in quel momento proprio sullo stesso mezzo. L'autobus stava percorrendo la tratta tra Conegliano e Pieve di Soligo, quando i 30 studenti sono saliti sul mezzo per tornare a casa dopo la fine delle lezioni a scuola. I giovani avrebbero iniziato all'unisono il coro "stupro, stupro" all'indirizzo della conducente.

I vertici della Mom, azienda per il trasporto pubblico, hanno subito segnalato alle autorità l'episodio. Non è la prima volta che azioni come violenze, bullismo e insulti sono perpetrati ai danni del personale dei mezzi pubblici. Il presidente della società, Giacomo Colladon, ha informato del problema Questore e Prefetto di Treviso. Il personale della società, ha spiegato Colladon, fa il possibile perché sia garantito l'ordine pubblico e la tranquillità per i passeggeri, e le forze dell'ordine sono spesso presenti. Un episodio così preoccupante, però, non si era mai verificato prima.

Le indagini su quanto accaduto all'autista sono attualmente ancora in corso. La municipale avrebbe raccolto anche le testimonianze delle persone presenti sul mezzo durante i cori ai danni della conducente. Secondo quanto finora noto, la municipale avrebbe inoltre visionato le immagini di alcune telecamere di sorveglianza e raccolto la versione dei fatti della conducente.

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