Contro lo spreco di cibo arriva l’app Too Good To Go: “Troppo buono per buttarlo”

Si chiama ‘Too Good To Go‘, è una app nata in Danimarca quattro anni fa e si prefigge di avere un ruolo fondamentale nella lotta contro lo spreco di cibo, visto che permetterà a ristoranti, hotel, bar, forni, pasticcerie e supermercati di vendere online a prezzi convenienti i prodotti alimentari invenduti ma "troppo buoni per essere buttati". L'app, già presente in altri nove paesi europei, conta ad oggi oltre 8 milioni di iscritti ed è tra le prime posizioni negli App Store e Google Play di tutta Europa. I ristoratori e i commercianti di prodotti freschi iscritti all’applicazione possono vendere le Magic Box, delle “bag” con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi, rimasti invenduti a fine giornata e che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo.
D’altra parte, i consumatori possono comprare con un semplice tap sull’applicazione pasti ancora buoni a prezzi minimi, tra i 2 e i 6 euro, dando un valido contributo nella lotta agli sprechi e nella tutela dell’ambiente, considerando che ogni Magic Box acquistata permette di evitare l’emissione di 2 chili di anidride carbonica: è sufficiente geolocalizzarsi e cercare i locali aderenti, ordinare la propria Magic Box, pagarla tramite l’app e andarla a ritirare nella fascia oraria specificata per scoprire cosa c’è dentro.
“Too Good To Go è nato dalla semplice intenzione di risolvere il problema quotidiano dello spreco di cibo, che ha delle ripercussioni importanti dal punto di vista sociale, economico e ambientale. L’app offre a ciascuno di noi l’opportunità di impegnarsi nella lotta agli sprechi, permettendo ai ristoratori di conquistare nuovi clienti e ai consumatori di provare nuovi prodotti a prezzi minimi”, ha dichiarato Mette Lykke, ceo di Too Good To Go. Ogni anno sono quasi 1,3 miliardi le tonnellate di cibo che vengono buttate nella pattumiera: se gli sprechi alimentari fossero un paese, sarebbero il terzo più grande produttore di gas serra, considerando anche tutte le risorse necessarie per produrlo.