Contagiato con tutta la famiglia al pranzo di S. Valentino: “Non han preso né nome, né temperatura”

"Nessuno misurava la temperatura, non c'era neanche il modulo per il tracciamento". Un pranzo al ristorante lo scorso 14 febbraio si è rivelato un focolaio di contagio da Covid 19 con decine di clienti contagiati a Cupra Marittima. Tra loro c'era anche il signor Emilio, residente nella stessa cittadina costiera marchigiana in provincia di Ascoli Piceno.
Quel giorno, oltre a San Valentino, festeggiava insieme al figlio anche il compleanno della moglie al ristorante, Anita, e racconta: "Al ristorante al nostro arrivo nessuno ci ha preso i nomi né misurato la temperatura corporea. Comunque avevamo prenotato qualche giorno prima telefonicamente e avevo lasciato il mio cognome. Ciò ha reso complicato il tracciamento dei contatti. Peraltro non c'era neanche il modulo per la raccolta dei dati dei presenti", rivela l'uomo, 54enne di Cupra Marittima, a Fanpage.it.
Domenica 14 febbraio nel locale vi erano quasi un centinaio di persone tra clienti e personale e ora oltre una ventina sarebbero risultati positivi al Covid ed altri son stati sottoposti a quarantena. Anche Emilio, sua moglie e suo figlio sono stati contagiati: "Eravamo seduti vicino all entrata, non abbiamo avuto stretto contatto con nessuno tranne che con i camerieri. Dopo pranzo siamo tornati subito a casa. Premetto che prima di tale data non abbiamo frequentato luoghi a rischio. Il primo ad accusare malessere sono stato io nella notte di giovedì 18 feb. Prenotato tampone sabato pomeriggio, sono risultato positivo e così i miei familiari". Nel frattempo il ristorante ha deciso di non aprire da domenica scorsa, 21 febbraio.
"Ho speso 100 euro per prendermi il Covid", è lo sfogo di Emilio. "Stiamo ora vivendo completamente isolati… stiamo andando avanti con viveri e materiali di prima necessità con l'aiuto di amici che neanche vivono a Cupra. Ci aiutano per quello che possono fare". L'uomo è stizzito anche col Sindaco di Cupra Marittima, Alessio Piersimoni: "A distanza di 7 giorni dall'isolamento totale della mia famiglia non ha fatto neanche una telefonata per sincerarsi se nel caso avessimo bisogno di qualcosa… abbiamo anche un cane che ha bisogno di fare i suoi bisogni e purtroppo ci stiamo arrangiando con notevoli difficoltà".