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Contagi Covid dopo i festeggiamenti di Euro 2020, Abrignani (Cts): “Effetti forse tra 4 giorni”

Secondo Sergio Abrignani, immunologo e membro del Comitato tecnico scientifico, tra massimo 8 giorni si potrà capire se i festeggiamenti per la vittoria dell’Italia sull’Inghilterra a Euro 2020 avranno ripercussioni sulla curva dei contagi dei Covid: “Speriamo però che sia stato come a Napoli e a Milano quando ci sono stati festeggiamenti simili e non c’è stato quello che temevamo, anche se allora non c’era ancora la variante Delta”.
A cura di Ida Artiaco
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Se i festeggiamenti per la vittoria dell'Italia contro l'Inghilterra in finale a Euro 2020 avranno una qualche ripercussione sulla curva dei contagi Covid lo si potrà vedere "tra pochi giorni". È quanto ha spiegato Sergio Abrignani, immunologo e membro del Comitato tecnico scientifico, intervenendo questa mattina ad Agorà estate su Rai 3. "Il tempo di incubazione – ha spiegato l'esperto – va da 4 a 8 giorni. Quindi, già tra 4 giorni osserveremo dei picchi nelle città dove ci sono stati comportamenti a rischio". Molti video e foto condivisi sui social hanno mostrato assembramenti di tifosi, senza mascherine e senza distanziamento da un angolo all'altro della Penisola. "Speriamo però che sia stato come a Napoli e a Milano quando ci sono stati festeggiamenti simili e non c'è stato quello che temevamo, anche se allora non c'era ancora la variante Delta. Speriamo sia così pure stavolta, anche se abbiamo paura", ha concluso.

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Abrignani non è il primo che lancia l'allarme per un possibile aumento dei contagi Covid, anche per via della diffusione della più trasmissibile variante Delta. Prima della finalissima era stato Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano, ad avvertire che il tifo per a Nazionale di calcio sarebbe potuto diventare "micidiale per il virus. È chiaro che poi i cortei e i caroselli in macchina con i clacson non sono evitabili, ma – aveva concluso amaro il medico – speriamo di non passare dai clacson alle sirene delle ambulanze". E anche a livello europeo le scene dei festeggiamenti, non solo in Italia, hanno generato preoccupazione. "Dovrei divertirmi a guardare il contagio avvenire davanti ai miei occhi? La pandemia di Covid non si prende una pausa stasera e la variante Delta si approfitterà di persone non vaccinate, in ambienti affollati, senza mascherine, che urlano/gridano/cantano. Devastante", aveva twittato ieri Maria van Kerkhove, l'epidemiologa responsabile tecnico dell'Organizzazione mondiale della Sanità per la crisi Covid-19, guardando in diretta tv le immagini dei 60mila supporter italiani e inglesi in occasione della finale degli Europei giocata allo stadio di Wembley a Londra.

Intanto, un primo effetto sul Covid degli Europei già c'è. Secondo l'Ecdc, il Centro europeo per il controllo delle malattie, sono già 2.535 i casi verificati, all'8 luglio scorso, quindi solo fino alla fase delle semifinali, direttamente riconducibili alla partecipazione alle partite della competizione. "Oggi non sono stati segnalati nuovi casi", hanno spiegato dall'Ecdc all'Ansa, ma "è ancora presto per fare una valutazione definitiva per via dei tempi, cioè delle due settimane che possono intercorrere tra l'esposizione al virus e l'insorgenza dei sintomi. Finora, tuttavia , i tassi di ospedalizzazione sono rimasti stabili durante questo periodo ad eccezione di un aumento registrato a San Pietroburgo".

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