Concordia, stop alla rimozione della nave finché non si conosce la destinazione

Stop ai lavori di rimozione della Costa Concordia all'Isola del Giglio fino a quando non si saprà la destinazione finale del relitto della nave. Ad annunciarlo il presidente dell'Osservatorio, Maria Sargentini, che ha tenuto a spiegare però che il blocco dei lavori non è stata una decisione unilaterale dell'Osservatorio di monitoraggio ma della stessa società armatrice. "È stata Costa Crociere, con una lettera, a ritirare la richiesta di autorizzazione al montaggio" dei cassoni "in attesa di poter fornire una documentazione completa sull'operazione" ha sottolineato Sargentini, aggiungendo: "Noi non siamo interessati a conoscere il porto". In poche parole la stessa Costa ha deciso di non avviare le operazioni previste sulla nave fino a quando non saranno chiariti una volta per tutte le modalità di trasporto e il porto di destinazione finale che ovviamente sono strettamente collegati tra loro. Il blocco dei lavori sulla Concordia comunque avrà delle ripercussioni sui tempi di spostamento della nave che inevitabilmente slitteranno in avanti.
Ancora incertezza – Intanto sia l’Osservatorio sia il Sindaco dell'Isola del Giglio hanno chiesto a Costa di conoscere "gli scenari di rischio relativi alla scelte di trasporto dello scafo della Concordia” per poter valutare la situazione. Se a rimuovere il relitto dovesse essere la meganave olandese Vanguard, la Concordia infatti dovrebbe essere svuotata di tutti i liquidi presenti al suo interno attraverso uno sversamento in mare dei liquidi stessi, cosa che provocherebbe un inquinamento ambientale. Un’altra possibilità potrebbe essere quella di trainare la Concordia in un porto intermedio per svuotarla dei liquidi e solo successivamente caricarla sulla Vanguard, ma con un aumento di costi e tempi.