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Con la pandemia aumentati gli animali domestici, l’allarme: “Sovrappopolazione e danni ambientali”

La pandemia ha spinto sempre più persone ad adottare cani e gatti, ma con l’aumento degli animali domestici cresce anche la possibilità di problemi ambientali oltre che di sovrappopolazione.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertori
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Nel 2021 in Europa si calcola in 90 milioni il numero di famiglie che ha scelto di accogliere in casa uno o più animali domestici, facendo registrare un netto aumento rispetto agli ultimi dati rilevati. Rispetto al 2019 infatti c'è stato un aumento di cinque milioni che potrebbe essere giustificato in larga parte dalla pandemia che ha spinto sempre più persone a scegliere di aggiungere al nucleo famigliare un animale domestico.

Nello specifico, secondo quanto riportato da Fdiaf, voce dell'industria dei mangimi in Europa, in casa o fuori sono arrivati 113 milioni di gatti, 92 milioni di cani, 48 milioni di uccelli e altri 56 milioni di animali tra conigli, pesci e tartarughe. Numeri che hanno generato un enorme business in diversi settore del mercato che riguarda animali da compagnia ma che, secondo quanto denuncia il Paìs, avrebbe creato anche un problema di sovrappopolazione oltre che di danni ambientali.

Questo perché, secondo i calcoli di Euromonitor Internation, “la spesa per cibo e accessori salirà a 36,5 miliardi di euro quest'anno”. Ci sono 2,6 milioni di cani e 2,1 milioni di gatti in più rispetto al 2019 e questi numeri hanno spinto le aziende del settore ad aumentare le proprio offerte.

Resta da vedere se questa banale sostenibilità provochi un vero cambiamento. Ci sono migliaia di esempi di tendenze contraddittorie”, scrive il Paìs. A preoccupare in particolare sono alcune categorie di prodotti come quella dei dolci il cui utilizzo provoca una moltiplicazione del packaging. Anche le feci iniziano a essere un problema. La società di ricerche di mercato Fact Mr calcola in 1,12 milioni di tonnellate le borse per cani che vengono scartate ogni anno nel mondo, che generano lo 0,6% dei rifiuti, ma allo stesso tempo si prevede che il mercato aumenterà anno dopo anno almeno fino al 2032.

La lettiera per gatti è solitamente di argilla o agglomerante, mescolato con bentonite o perline di silice. Tutti hanno un maggiore o minore impatto ambientale senza essere stati finora sostituiti da prodotti a minor impatto.

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