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Come stanno i carabinieri feriti nell’attentato a Palazzo Chigi

Resta riservata la prognosi di Giuseppe Giangrande, il carabiniere ferito gravemente ieri davanti al palazzo del governo. “Resta sedato, intubato e ventilato meccanicamente” dicono dal Policlinico Umberto I. Francesco Negri invece ha una frattura alla gamba, ma non desta preoccupazioni.
A cura di Biagio Chiariello
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Sedato, intubato, ma facilmente risvegliabile. La prognosi rimane riservata. E' l'ultimo aggiornamento, fornito dal reparto di neurochirurgia del Policlinico Umberto I, sulle condizioni di Giuseppe Giangrande, uno dei due carabinieri feriti ieri mattina davanti a Palazzo Chigi da Luigi Preiti. “Siamo moderatamente ottimisti, il paziente in qualche modo interagisce. Le indicazioni sono per una reazione”, ha spiega il direttore sanitario dell’Umberto I, Amalia Allocca. Il medico non fa previsioni sulla futura mobilità di Giangrande e sottolinea, “per ora la condizione neurologica non è valutabile”. Giangrande, 50 anni, vedovo da pochi mesi e padre di una ragazza di 23 anni, ha subito una lesione midollare e potrebbe avere conseguenze permanenti dalla ferita riportata. "Rischia una tetraplegia", ossia una paralisi permanente degli arti superiori ed inferiori. Lo ha spiegato in precedenza all'ANSA il professor Angelo Lavano, primario del reparto di neurochirurgia del Policlinico universitario di Catanzaro. L'altro carabiniere ferito nell'attentato è Francesco Negri.  E' stato portato al San Giovanni di Roma dove gli è stata diagnosticata una frattura a una gamba, è stato operato ma le sue condizioni non destano eccessive preoccupazioni.

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