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Come si viaggerà su metro, treni e autobus: il nuovo piano per settembre

La bozza del piano trasporti prevista per settembre è pronta. Dalla capienza all’utilizzo della mascherina (continua a essere consigliata la Fp2), passando per i controlli e per gli accessi regolamentati in determinati orari durante il giorno. In un’intervista rilasciata a Corsera il ministro Giovannini anticipa quali saranno le nuove regole in vista della riapertura di scuole e uffici.
A cura di Chiara Ammendola
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Il piano trasporti per settembre inizia a prendere forma. Con la riapertura degli uffici e delle scuole uno degli snodi principali per il governo è il piano trasporti che sarà necessario per garantire la massima sicurezza per i pendolari e chi utilizza il trasporto pubblico quasi ogni giorno. Come anticipato da Corsera in un'intervista realizzata al ministro Giovannini, le regole per bus e metro, pullman e treni locali sono quasi pronte: e una volta approvata dal Cts saranno rese definitive. Il punto cardine riguarda quello della capienza che sarà confermata all'80% sia in zona bianca che in zona gialla, su autobus, treni e metro. Sarà necessario indossare la mascherina chirurgica, anche se l'idea dell'obbligo di utilizzo di una mascherina FP2 non è stato ancora del tutto escluso e infine potranno essere imposti degli orari di ingresso differenziati sia per le scuole sia per le aziende e gli uffici pubblici. Proprio per quanto riguarda gli studenti poi anche quelli delle superiori potranno avere accesso a degli scuolabus ove previsto.

Trasporti: capienza all'80% e orari differenziati per le aziende

Dunque nessun sostanziale cambiamento rispetto a quanto già in vigore ora, ma secondo il ministro Giovannini a fare ls differenza saranno maggiore organizzazione e più controlli, oltre a un'offerta maggiore che ogni Regione dovrà dedicare al proprio trasporto in particolare nelle ore di punta, per evitare che si formino assembramenti. A partire dalla figura del mobility managar che molte province hanno già adottato e che potrebbe diventare fondamentale nella gestione così come quella dei controllori che "oltre a verificare i biglietti, dovrebbero far scendere dall’autobus chi non ha la mascherina". La capienza dell'80% resta però comunque piuttosto alta per qualcuno e il rischio c'è: "Certamente su queste scelte influiscono il successo della campagna di vaccinazione e il fatto che in genere i tempi di permanenza a bordo dei mezzi non sono eccessivamente lunghi – fa sapere Giovannini a Corsera – ma abbiamo stanziato anche fondi per rafforzare la sanificazione, che dovrà essere eseguita anche più volte al giorno".

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