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Claudio Manca investito e ucciso dal rivale, Battista Manis si dichiara innocente: “Provato ma resta sereno”

L’imprenditore Battista Manis si è dichiarato innocente tramite i suoi avvocati dopo l’arresto con l’accusa di aver travolto in auto e ucciso Claudio Manca, 49 anni, trovato morto in un canale nell’Oristanese. Manis si è dichiarato innocente tramite i suoi legali, che hanno detto di essere in attesa dei risultati dell’autopsia.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Claudio Manca
Claudio Manca

Si è proclamato innocente Battista Manis, imprenditore 52enne di Terralba, accusato di aver ucciso Claudio Manca venerdì scorso. Il corpo del 49enne è stato trovato senza vita in un canale dell'Oristanese. Insieme al corpo senza vita, è stata trovata anche la sua bici danneggiata. Per la sua morte è stato arrestato l'imprenditore suo rivale. L'uomo, tramite i suoi avvocati, Antonio Pinna Spada, del foro di Oristano, e la collega Cristina Morrone, del foro di Milano, si è dichiarato innocente.

I due legali hanno incontrato l'imprenditore nel carcere di Massama. "È provato ed è sereno, per qualsiasi commento aspettiamo l'esito dell'autopsia". Secondo quanto ricostruito negli ultimi giorni, Manca sarebbe morto mentre guidava la sua bicicletta: il 49enne è stato travolto in auto e poi picchiato ripetutamente. Il corpo è poi stato spinto nel canale, dove è stato ritrovato.

Manis avrebbe agito per vendicare l'incendio della sua abitazione, seguendo Manca in auto aspettando il momento opportuno per travolgerlo sulla circonvallazione di Terralba. Manca non sarebbe morto sul colpo, ma sarebbe rimasto a terra ferito, incapace di muoversi: l'imprenditore lo avrebbe pestato a mani nude prima di abbandonarne il cadavere in un canale.

Secondo gli investigatori, l'imprenditore riteneva il 49enne l'autore dell'incendio che aveva distrutto alcune stanze della sua villetta di via Sicilia e per questo motivo avrebbe orchestrato la vendetta contro il compaesano, investendolo e poi picchiandolo fino alla morte. L'accusa formulata nei confronti di Manis è quella di omicidio volontario.

Davanti al giudice per le indagini preliminari Federica Fulgheri, ha scelto la via del silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere alle domandi relative al movente della presunta aggressione in auto. Continua anche la caccia ai complici: l'ipotesi di chi indaga è infatti che Manis non fosse solo al momento del delitto. L'uomo avrebbe portato l'auto all'autolavaggio da solo, ma per chi sta conducendo gli accertamenti è possibile che la mossa gli sia stata suggerita da qualcun altro, forse un complice del quale non si conosce ancora l'identità.

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