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Chiudere la scuola se ci sono rischi dalle varianti del Covid: l’ipotesi avanzata dal Cts

La nuova variante può ostacolare la normale attività scolastica e se si evidenzia che anche i bambini sono portatori “certamente si deve chiudere”. Così il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, che poi presenta anche la sua “terapia” al Covid: due mesi di lockdown totale. “Ma non possiamo permetterceli…” ammette.
A cura di Biagio Chiariello
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Se l'evoluzione della pandemia "evidenzia rischi reali all'interno delle scuole, non possiamo ignorarli". Lo ha detto il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, aggiungendo: "Dobbiamo però dimostrare che questa nuova variante può ostacolare la normale attività scolastica. Se anche nel nostro Paese si evidenzierà che ragazzi e bambini sono portatori certamente si deve chiudere, anche se questa prospettiva mi provoca un grande dolore".

Due mesi di lockdown per sconfiggere il Covid

Lo stesso Miozzo in un’intervista a La Repubblica ha spiegato anche quella che per lui sarebbe la "terapia più efficace" al Coronavirus: ”Un lockdown totale per altri due mesi, ma non possiamo permetterci questa terapia: il Paese è in grave sofferenza con milioni di persone in  stato di assoluta precarietà e il governo non è in grado di supplire alle necessità”. Miozzo evidenzia perché è importante mantenere un equilibrio tra le necessità di alcune settori e i rischi legati alla pandemia. Come nel caso della riapertura dei ristoranti la sera: “Sarebbe anche possibile se solo fossimo in grado di garantire un rigoroso meccanismo di controlli, cosa che fino ad ora non è stato”.

Cts – Governo Draghi, inizia la collaborazione

Il Cts ora si prepara ora a collaborare con il nuovo Governo Draghi. I temi cruciali sono la gestione dei prossimi mesi di restrizioni, in particolare per quanto riguarda la scuola, e la campagna di vaccinazioni. Proprio su questi due punti il coordinatore auspica unità, mentre le Regioni continuano ad andare in ordine sparso: “Al presidente Draghi suggerirò il ricorso all’articolo 120 della Costituzione che prevede il potere di sostituzione del governo centrale laddove le autorità locali non siano in condizione di garantire i diritti costituzionalmente previsti”.

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