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Chiaravalle, sindaco accusato di stalking da una dipendente: “Divieto di avvicinamento, anche in comune”

È scattato il divieto di avvicinamento nei confronti del sindaco di Chiaravalle accusato di stalking e molestie da una sua dipendente. Damiano Costantini non avrebbe accettato la fine della loro relazione.
A cura di Chiara Ammendola
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Scenate, pedinamenti e minacce, con queste accuse Damiano Costantini, il sindaco di Chiaravalle, comune delle Marche in provincia di Ancona, è stato denunciato per atti persecutori e molestie dalla sua ex compagna nonché dipendente del Comune, col quale l'uomo, 51 anni, ha avuto una relazione terminata un anno fa. La donna, dopo aver subito per mesi minacce e umiliazioni, andate avanti da maggio ad agosto 2021, avrebbe deciso di denunciarlo e lo scorso novembre il primo cittadino di Chiaravalle, eletto con una lista civica di centrosinistra, si è visto recapitare dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ancona, Carlo Masini, un divieto di avvicinamento a meno di 100 metri dalla dipendente. Costantini, che attraverso il suo difensore, l'avvocato Roberto Marini, ha respinto tutte le accuse, ha parlato di strumentalizzazione negando di non aver concesso alla sua ex compagna il trasferimento come da lei richiesto una volta finita la loro storia.

Secondo quanto raccontato dalla vittima, assistita dall'avvocato Roberta Montenovo, la loro storia sarebbe iniziata diversi anni fa. Poi dopo un po' sarebbero iniziati e i problemi che hanno portato alla decisione di lei, funzionaria delle Risorse umane presso il comune di Chiaravalle, a interrompere la storia. Inizialmente il primo cittadino non avrebbe reagito male, ma dopo dinanzi alla presenza di un altro uomo nella vita della donna, avrebbe iniziato ad assumere atteggiamenti persecutori nei confronti della 48enne, fino ad arrivare in un'occasione anche a sputarle addosso. "Mi devi portare rispetto, come ti ho fatta arrivare alle stelle ti porterò alle stalle. Devi tutto a me, te la farò pagare. Se qualcuno va contro di me tu sai cosa sono capace di fare", le minacce che il sindaco avrebbe rivolto alla donna, così come riportato dal Corriere della Sera. E ancora: "Sei sotto controllo segreto. Io vengo a sapere tutto: mi riportano che cosa fai e dove vai…".

Da qui la decisione della 48enne di rivolgersi alle forze dell'ordine che hanno portato il gip al provvedimento nei confronti di Costantini che per giorni, anche all'interno dello stesso Comune, ha dovuto mantenersi a debita distanza dalla sua ex compagna. Lunedì scorso ha ricevuto anche l’avviso di chiusura indagini: a febbraio ci sarà l’udienza preliminare. Intanto sia da Pd che Italia Viva e Fratelli d’Italia, sono in tanti a chiederne le dimissioni ma lui ha rifiutato ogni invito spiegando di essere "basito" dalla vicenda. Nessuna dichiarazione pubblica ma solo poche parole che ha affidato al suo avvocato che ha definite falso il racconto della donna. Ma stando a quanto trapelato durante le indagini sarebbero stati molti i dipendenti comunali a confermare agli inquirenti il racconto fatto dalla loro collega: "Ma quale amore, quale gelosia? Ti ama forse un uomo che arriva a sputarti addosso? – racconta la vittima – questo per me si chiama solo controllo, possesso, potere. E la violenza del potere mi spaventa. Per questo ho denunciato il sindaco di Chiaravalle. Perché ha ferito me come donna e come lavoratrice, ma ha umiliato anche l’ente, l’istituzione…".

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