Chi era Lavinia Capobianco, che ha perso la vita sulla A57: il compagno era morto un anno fa in parapendio

La 41enne Lavinia Capobianco ha perso la vita alle prime luci del mattino del 27 ottobre, schiantandosi con l'auto contro il casello dell'autostrada A57, alla barriera di Mestre.
La donna era originaria di Motta di Livenza, ma da anni viveva a Udine, dove aveva frequentato anche l'università. Dopo aver lavorato per molto tempo come wedding planner di un atelier di vestiti da sposa, dal 2022 era impiegata in una gioielleria del centro, che dopo la sua morte è rimasta chiusa per lutto.
Poco più di un anno fa, Lavinia aveva perso il compagno Carlo Alberto Murano (40 anni), che aveva conosciuto negli anni universitari e con cui conviveva a Villa Primavera. Nel giugno 2024, l'uomo è morto in un incidente di parapendio in Veneto, mentre sorvolava il Monte Baldo. Dopo essere precipitato, era stato soccorso prontamente e trasportato in un ospedale a Trento, dove però è deceduto.
Secondo quanto riferito da alcuni conoscenti, nonostante la perdita Lavinia non aveva mai perso la forza di andare avanti. Il 27 ottobre, giorno dell'incidente, era appena rientrata da una vacanza in solitaria di pochi giorni a Sharm el-Sheikh, in Egitto. Il suo volo era atterrato a Milano e la donna stava guidando verso Udine per tornare a casa.
Intorno alle ore 5, per cause ancora ignote ma al vaglio delle autorità, la sua Mercedes si è completamente distrutta, dopo essersi scontrata con la struttura di una delle piste di esazione del casello dell'autostrada A57. Nonostante siano intervenuti subito, gli uomini del 118 non hanno potuto che constatare la morte della 41enne, il cui corpo era stato tirato fuori dal posto di guida del veicolo dai Vigili del fuoco dopo che la vettura era stata messa in sicurezza.
Lavinia ha lasciato i colleghi e la sorella Frina, così come i genitori. Intanto, vanno avanti le indagini delle forze dell'ordine, volte a comprendere come mai si sia verificato lo schianto.