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Cervia, calciatrice 18enne molestata durante la visita: il medico patteggia otto mesi con pena sospesa

Nel febbraio del 2020 una calciatrice poco più che maggiorenne di Cervia aveva denunciato il medico per molestie durante una visita di controllo. Il dottore 66enne ha patteggiato la pena nella giornata di venerdì 29 aprile: 8 mesi con sospensione della pena.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Nel febbraio del 2020, a Cervia, una calciatrice poco più che maggiorenne aveva denunciato ai Carabinieri le molestie subite da un medico 66enne che l'aveva sottoposta a una visita di controllo di routine. La ragazza aveva raccontato alla madre subito dopo la visita di aver subito abusi durante un'ecografia muscolare e la sera stessa si è recata in pronto soccorso per via di un tracollo emotivo. A distanza di circa due anni dall'accaduto, il medico 66enne ha patteggiato otto mesi di reclusione con pena sospesa. La ragazza, già risarcita per l'accaduto, non era presente in aula nella giornata di venerdì 29 aprile quando il medico ha ottenuto il patteggiamento della condanna. Secondo il legale del 66enne, la scelta è stata "puramente processuale" visto che l'imputato, finora incensurato, si è sempre professato innocente.

Secondo il team legale dell'uomo dietro la sbarra, il controllo sarebbe stato svolto correttamente. Per la difesa, l'esame poteva prevedere una "particolare manovra legata al controllo di linfonodi". La ragazza, già risarcita per i fatti risalenti al 2020, ha invece sottolineato che quelle del medico sarebbero state avances indesiderate, ribadendolo anche durante l'incidente probatorio avvenuto qualche mese dopo i fatti. All'epoca dei fatti, la calciatrice era appena maggiorenne e si era presentata per una visita di controllo di routine. Secondo quanto da lei raccontato subito dopo essere uscita dallo studio, il dottore 66enne l'avrebbe sottoposta a un'ecografia muscolare, facendole avances indesiderate. La sportiva poco più che diciottenne quindi si è recata prima dalle forze dell'ordine per spiegare i fatti così come raccontati alla madre e poi in pronto soccorso a causa di un tracollo emotivo dovuto a quanto avvenuto poche ore prima nello studio medico.

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